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Seul risponde alle minacce di Kim Jong-un: “Pronti a ridurre in cenere Pyongyang”

Alta tensione tra Pyongyang e Seul. Mentre la Corea del Nord chiede agli Stati Uniti di riconoscerla come Paese nucleare, la Corea del Sud dice di avere un piano per “ridurre in cenere Pyongyang” in caso di attacco nucleare.
A cura di Susanna Picone
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Alta tensione tra Pyongyang e Seul. Dopo l’ultimo test nucleare portato a termine dalla Corea del Nord Seul risponde alle minacce di Kim Jong-un. E fa sapere che, in caso di segnali di un attacco nucleare imminente, è pronta “a ridurre in cenere” Pyongyang. Lo riferiscono fonti militari sudcoreane, citate dalla Yonhap. Secondo l’agenzia stampa ufficiale di Seul sarebbe già pronto un piano militare. Ogni parte di Pyongyang “verrebbe completamente distrutta da missili balistici e bombardamenti altamente esplosivi”. E la città “ridotta in cenere, sarebbe cancellata dalle mappe”.

Corea del Nord chiede che gli Stati Uniti la riconoscano come Paese dotato di armi nucleari – Gli Stati Uniti devono riconoscere la Corea del Nord come “legittimo paese dotato di armi nucleari”, dice intanto l'agenzia Kcna, secondo quanto riferisce la Afp. In un comunicato del ministero degli Esteri di Pyongyang si afferma che “Obama sta cercando in tutti i modi di negare la posizione della Corea del Nord come legittimo paese dotato di armi nucleari, ma è una pazzia come cercare di oscurare il sole con una palma”. Secondo quanto sostengono esperti civili e militari, Kim Jong-un avrà la capacità di realizzare entro il 2020 testate nucleari capaci di minacciare mezzo mondo, a partire dagli Stati Uniti e comprese città come New York e Washington. Gli esperti definiscono sorprendentemente avanzato il programma nucleare del regime di Pyongyang, con missili sempre più piccoli, veloci e leggeri.

Le reazioni – Da parte sua, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – riunitosi d'urgenza per affrontare il caso della Corea del Nord – ha condannato con forza l'ultimo test nucleare  e ha deciso che inizierà a discutere “nuove significative misure” contro Pyongyang. Anche il presidente americano Barack Obama ha avvertito che all'ultima e inaccettabile provocazione del Nord seguiranno “serie conseguenze”.

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