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Settimo Torinese si rifiuta di accogliere altri 250 migranti

Il sindaco Puppo: “Il centro è già abitato da 200 persone, ora ci tiriamo indietro se il progetto è un continuo aumento di persone da accogliere in condizioni sempre più critiche. Non possiamo metterli in tende a 40 gradi”.
A cura di Biagio Chiariello
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L’emergenza immigrazione continua a farsi sentire in Italia. Settimo Torinese, unico hub di tutto il Piemonte adibito all’accoglienza profughi, nella serata di ieri ha detto no all’arrivo nelle prossime ore – annunciato dalla Prefettura di Torino – di altre 250 persone. A opporre il divieto, il sindaco dem della cittadina alle porte del capoluogo piemontese, Fabrizio Puppo. “Pur comprendendo le difficoltà e l’emergenza – osserva il primo cittadino – ospitare altre 250 persone in tende da campo con una temperatura di 40 gradi, ci obbliga a dire no”. I migranti vengono ospitati nel Centro Fenoglio, nome nato dalle ceneri del villaggio abbandonato degli operai che hanno lavorato all’Alta Velocità Torino.

Il centro di Settimo “ospita già oggi 200 persone di cui 100 Sprar (richiedenti asilo, ndr) e ha sempre dato ampia disponibilità nelle varie situazioni di emergenza. Ora diciamo no – ribadisce Puppo – senza che si sia davvero mai aperto un tavolo di confronto sul nostro territorio con tutti i soggetti coinvolti". “Diciamo da tempo che per uscire dall'emergenza servono azioni strutturali e di ampio respiro – prosegue il sindaco – e in quel contesto siamo disponibili a fare la nostra parte come sempre sul tema dell'accoglienza. Ma se il progetto è in realtà un continuo aumento di persone da accogliere in condizioni sempre più critiche, senza un adeguato tavolo di coordinamento, allora siamo obbligati a fare un passo indietro".

Lo scorso 26 aprile, il sindaco di Torino Piero Fassino, aveva visitato il Centro Fenoglio Milano. “E’ un esperienza esemplare”, aveva detto il primo cittadino e presidente dell’Anci. Ieri però, visitando la struttura, l’assessore regionale Monica Cerutti, aveva parlato di un “forte stress” all’interno, dopo gli ultimi arrivi, annunciando la creazione di “un nuovo hub in una caserma abbandonata e fuori dalla provincia di Torino”. La Regione Piemonte starebbe pensando alla possibilità di individuare altri centri per la prima accoglienza dei migranti, in province diverse da quella di Torino. “E’ una richiesta fatta dalla prefettura – rimarca Cerutti – ora cercheremo di comprendere come si può affrontare questa nuova accoglienza nell’ambito del territorio regionale. E’ chiaro che in questo momento il sistema è sotto stress. Servono altre soluzioni, anche per la prima accoglienza. Stiamo valutando eventuali sistemazioni alternative, in modo che a Settimo possa accompagnarsi anche un altro centro di prima accoglienza”.

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