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Sesso con persone malate di Hiv: inchiesta su siti web che offrono il bugchasing

Rapporti non protetti e consenzienti con sieropositivi per praticare senza più problemi sesso senza preservativo. Un fenomeno che si starebbe diffondendo anche nel Paese e sul quale la magistratura di Bologna vuole vederci chiaro.
A cura di Biagio Chiariello
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Una deliberata volontà di contrarre il virus dell’HIV attraverso rapporti sessuali non protetti con persone sieropositive. Sono state Le Iene a far luce sull’ultima, estrema tendenza sessuale: il bugchasing. Nel servizio del programma di Italia1, si parlava di un sito internet (bugchaserpersonals.com) attraverso cui le persone ‘siero negative’ chiedono di farsi infettare, contattano i ‘donatori', o gift giving. Un fenomeno di cui forse pochi in Italia erano a conoscenza e che ha suscitato reazioni indignate e in certi casi anche turbate da una pratica tanto rischiosa per se stessi e per gli altri. Non a caso la Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta su questa pratica, sulla base della segnalazione della Polizia postale dell'Emilia-Romagna, ipotizzando il reato di tentate lesioni gravissime per chi offre lo spazio on line, in concorso con chi si rende disponibile per diffondere il virus. Il fascicolo è aperto contro ignoti ed è sul tavolo del procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore dei Pm che si occupano di salute pubblica. Le prime attività di indagine hanno constatato la chiusura del suddetto sito. In realtà, non è difficile trovare altri portali simili in rete dove le persone chiedono e offrono questo genere di rapporti. È stato ad esempio segnalato un gruppo, che risulta fondato nel dicembre 2012, con un numero di visitatori superiore alle 400 unità.

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