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Sesso con le allieve, il prof di Saluzzo libero per buona condotta

Il magistrato di sorveglianza ha concesso al professor Valter Giordano, l’insegnante delle superiori di Saluzzo (Cuneo) che patteggiò due anni per violenza sessuale con abuso di autorità ai danni di due allieve minorenni, uno sconto di pena di 135 giorni.
A cura di Susanna Picone
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Sconto di pena per buona condotta: torna a essere un uomo libero il professor Valter Giordano, l’insegnante delle superiori di Saluzzo (Cuneo) che lo scorso luglio patteggiò due anni di reclusione per violenza sessuale con abuso di autorità ai danni di due allieve, minorenni all’epoca dei fatti. Il professore di Saluzzo si trovava ai domiciliari in una comunità di Savigliano quando i carabinieri lo hanno prelevato per fargli scontare in carcere il residuo pena ma il magistrato di sorveglianza ha concesso 135 giorni di sconto per buona condotta. Lo scandalo dei rapporti sessuali del docente di Saluzzo aveva provocato molto scalpore nella cittadina piemontese. L'uomo infatti fino allo scandalo era stato sempre considerato un insegnante stimato e al di sopra di ogni sospetto. Dalle intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito di una inchiesta sul suicidio di alcuni allievi dello stesso liceo però venne fuori la storia dei rapporti sessuali con le allieve. Nell’agosto 2013 l’uomo venne arrestato su ordine del pubblico ministero Cristina Bianconi, poi, dopo le prime ammissioni, recluso ai domiciliari in una comunità religiosa a Savigliano.

Restano invariate le pene accessorie – Nel luglio dell’anno scorso Giordano ha patteggiato una pena di due anni, con l’interdizione permanente dall’insegnamento. Gli avvocati del professore non hanno presentato appello e Giordano è tornato in comunità. Nei giorni scorsi, all’arrivo della condanna definitiva, il professore è stato trasferito in carcere: avrebbe dovuto scontare ancora circa quattro mesi dietro le sbarre in quanto il reato per il quale è stato condannato non consente la pena né ai domiciliari né in comunità. Ma poi è arrivata la decisione del giudice di sorveglianza di condonare i restanti 135 giorni di reclusione per “buona condotta”. Restano invariate le pene accessorie, interdizione perpetua dall’insegnamento, dall’esercizio della Tutela e dall’amministrazione di sostegno.

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