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Opinioni

Senato, tensione alle stelle: Grasso ipotizza intervento forze dell’ordine

Polizia a Palazzo Madama per bloccare gli scontri? Si tratterebbe di un fatto clamoroso e senza precedenti. Ferrara, capogruppo di Grandi Autonomie e Libertà conferma l’accaduto. Il portavoce di Grasso: “La polizia del Senato sono i commessi”
A cura di Carlo Tarallo
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Tensione a mille in Senato. Lunghissima conferenza dei capigruppo, convocata dopo le polemiche in aula. Il M5S ha abbandonato la riunione, definita “una finzione” dal capogruppo grillino Vito Petrocelli. Nel mirino il presidente Pietro Grasso, bersaglio in aula e nei corridoi di critiche velenosissime per la gestione dei lavori, non solo dall’opposizione. Clima avvelenato, dunque, mentre dalla capigruppo ancora in corso trapelano spifferi che contribuiscono ad aumentare il nervosismo.

In particolare, a quanto riferisce a Fanpage.it il capogruppo di Grandi Autonomie e Libertà (Gal) in Senato, Mario Ferrara, nel corso della capigruppo si sarebbe affrontato, da parte del Presidente Grasso, il delicatissimo argomento dell’eventuale necessità di un intervento delle forze dell’ordine per  garantire il proseguimento dei lavori. Urla e grida “libertà-libertà” erano già state stigmatizzate in aula da Grasso. Il solo accenno all'ipotesi di impiego delle forze dell'ordine è stato duramente stigmatizzato dallo stesso Ferrara che si è scagliato con parole di fuoco contro questa ipotesi. La dichiarazione di Ferrara è stata confermata anche all'agenzia di stampa AGi. Vincenzo D'Anna, deputato campano del Popolo delle Libertà conferma anch'egli Fanpage.it l'accaduto. L'agenzia di stampa Ansa, invece, riferisce che Pietro Grasso avrebbe «minacciato di far intervenire i commessi per cacciar via quanti "fanno gazzarra"».

"La polizia del Senato sono i commessi": questa la ulteriore precisazione del presidente del Senato, che attraverso il suo portavoce dichiara che gli assistenti d'aula sono definiti "polizia interna".

Polizia al Senato: la ricostruzione di quanto ha detto Pietro Grasso

A quanto apprende l'agenzia di stampa Dire il presidente del Senato, seconda carica dello Stato dopo il Presidente della Repubblica, durante la capigruppo ha evocato il regolamento del Senato che al il Capo IX reca il titolo "Dell'ordine delle sedute, della Polizia del Senato e delle tribune". All'articolo 69 vi è scritto: "I poteri necessari per la polizia del Senato e della sua sede spettano al Senato stesso e sono esercitati in suo nome dal Presidente. Il Presidente può incaricare i senatori Questori, anche individualmente, affinché, assistiti dal Segretario generale, diano alla guardia di servizio, posta alla diretta dipendenza funzionale dello stesso Presidente, gli ordini necessari e concertino con le autorità competenti le opportune disposizioni. La forza pubblica – compresa la polizia giudiziaria – non può entrare nella sede del Senato, né in qualsiasi altro edificio ove abbiano sede Commissioni, Servizi e Uffici del Senato, se non per ordine del Presidente. Lo stesso divieto vale per gli edifici ove abbiano sede organismi bicamerali, nei quali la forza pubblica – compresa la polizia giudiziaria – non può entrare se non per ordine dato dal Presidente del Senato d'intesa con il Presidente della Camera dei deputati. La forza pubblica non può entrare nelle Aule dell'Assemblea e delle Commissioni se non per ordine del Presidente del Senato e dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta.".Quando Pietro Grasso ha letto quel titolo Mario Ferrara è andato in escandescenza secondo quanto racconta Maurizio Gasparri all'agenzia Dire. In questo momento sembra che Grasso stia avendo un colloquio con i capigruppo di opposizione e per questo l'aula tarda a ripartire.

Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 ora parlamentare Pdl conferma le parole di Pietro Grasso e aggiunge con durezza su Twitter: «Credo si sia bevuto il cervello», riferendosi al Presidente del Senato.

"Il presidente Grasso sta facendo ciò che il regolamento gli consente perché i lavori vadano avanti, ma abbiamo assistito alla precisa volontà da parte di qualcuno di fermare i lavori. Il dibattito deve andare avanti senza impedire a nessuno di esprimere le proprie valutazioni, e speriamo che cosi' verranno fuori anche le responsabilità di ciascuno. C'è il massimo sostegno al presidente, che deve garantire i diritti di tutti". Lo ha detto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi) in una pausa dei lavori d'Aula. "Abbiamo chiesto a Grasso di garantire il normale funzionamento del Senato, secondo le regole scritte e il calendario per come è stato approvato". Lo riferisce, al termine della riunione dei capigruppo, il presidente dei senatori di Ncd, l'ex ministro Maurizio Sacconi. "Io penso che il presidente Grasso stia compiendo appieno il suo dovere. Egli sta cercando di fare ciò che il regolamento gli consente affinché la discussione e le votazioni della riforma costituzionale possano andare avanti. E lo sta facendo con l'equilibrio e con la necessaria comprensione delle posizioni in campo". Lo afferma la senatrice del Pd e vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli.

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