Senato, la riforma in Aula. Boschi: “Immunità solo se sono tutti d’accordo”
Settimana decisiva a Palazzo Madama per la riforma del Senato. Stamane si comincia infatti votare sulla disegno di legge di Maria Elena Boschi con l'obiettivo di Renzi di incassare il primo sì entro la fine della settimana. Il premier ieri ha garantito “un’ampia maggioranza”. La riforma del senato è modificabile “con l’accordo di tutti i partiti che hanno concorso a definire la riforma”, dice il ministro delle Riforme in un’intervista al Messaggero. La Boschi spiega la strategia del governo sulle riforme costituzionali e avverte: “Anche sull’immunità esistono varie ipotesi sul tappeto compreso il ritorno all’insindacabilità che era prevista dal testo originario del governo. Ma, ripeto, su questo tema devono essere i partiti ad esprimersi in modo concorde”. Dal canto suo, il premier sottolinea che “se io passassi il tempo a temere le insidie degli oppositori farei un altro mestiere. Intanto, alla faccia di chi non voleva, il testo è passato in commissione. E' una rivoluzione di buon senso, avremo una maggioranza molto ampia, i politici hanno capito che così non si va avanti".
Nuovo Senato, approvazione dell'Aula per venerdì 19?
Dopo tre mesi di discussione e di voti in Commissione affari costituzionali, la speranza del governo è che non ci siano nuove sorprese. I lavori in Senato cominceranno con gli interventi dei due relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli. Quindi la discussione generale, alla quale parteciperanno tutti i senatori. Quasi certa presentazione di una pregiudiziale di costituzionalità da parte del Movimento 5 Stelle. A questo punto si passerà alle votazioni. Il termine per presentare gli emendamenti è la mattina di martedì 15, ma potrebbe essere posticipato di qualche ora su richiesta di grillini e "frondisti". Salvo cambiamenti, il voto dovrebbero iniziare mercoledì mattina. Se tutto andrà come si augurano Renzi, Boschi & c., entro venerdì 19 ci potrebbe essere l'approvazione da parte del Senato.
