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Senato, Governo battuto: moratoria di 12 mesi sul gioco d’azzardo online

Il Governo è andato sotto su una mozione presentata dalla Lega Nord che vieta per un anno l’apertura di nuovi centri per i giochi d’azzardo elettronico online e nei luoghi aperti al pubblico. Polemiche dalla maggioranza: “Un errore di votazione”.
A cura di Redazione
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Clamoroso passo falso per il Governo nell'Aula del Senato: l'Assemblea infatti ha votato a larga maggioranza una mozione della Lega Nord che vieta per un anno l'apertura di nuovi centri per i giochi d'azzardo elettronico online e nei luoghi aperti al pubblico. Una mozione sulla quale il Governo aveva espresso parere contrario, con il relatore Alberto Giorgetti (Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze che ha la delega sui giochi) che aveva spiegato come si trattasse di un documento che "presenta aspetti di conflitto con i diritti dei gestori che già si sono aggiudicati la concessione e il problema del mancato gettito per sei miliardi di euro". Motivazioni che non hanno impedito che l'Aula approvasse la mozione della Lega Nord, con primo firmatario Massimo Bitonci, presentata nel corso della discussione degli ordini del giorno in relazione alla diffusione del gioco d'azzardo.

Polemiche interne alla maggioranza, con Giorgetti che ha annunciato che rimetterà le deleghe nelle mani del Governo, mentre Felice Casson del Partito Democratico ha provato a giustificarsi parlando si un errore di votazione: "Tutto è avvenuto in un momento di grande confusione". Soddisfazione da parte della Lega Nord, con il senatore Candiani che esulta: "Abbiamo battuto il Governofacendo prevalere gli interessi delle persone anziché quelli delle lobby del gioco. Nonostante il parere contrario dell'Esecutivo, infatti, il Senato ha approvato la nostra mozione che prevede una moratoria di 12 mesi alla concessione di nuove licenze per slot machine e giochi online. Auspichiamo che il Governo si adegui quanto prima e vigileremo affinché si tenga conto di questa importante presa di posizione. Noi crediamo sia urgente un cambio di rotta su questo cancro sociale".

Una confusione aumentata anche dalla contemporanea approvazione di un ordine del giorno unitario (votato all'unanimità con la sola eccezione di Lega Nord e Movimento 5 Stelle) che prevede "la limitazione della pubblicità, la ricollocazione delle strutture adibite a gioco d'azzardo, oltre 6 mila, ad oggi situate vicino a centri di aggregazione, e un nuovo sistema di autorizzazioni e controllo".

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