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“Sempre più cavalli sono abusati sessualmente in Svizzera”, l’allarme degli animalisti

L’allarme degli animalisti: un’alta percentuale di abusi su equini sono atti di zoofilia.
A cura di A. P.
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In Svizzera negli ultimi anni si sta osservando un preoccupante aumento del numero di violenze sugli animali. Solo nel 2014 sono stati segnalati 1.709 casi contro i 1542 del 2013 e l'andamento anche quest'anno sembra lo stesso. È quanto segnala la fondazione per i diritti degli animali "Stiftung für das Tier im Recht" che ha stilato un report sula situazione elvetica. Secondo questi dati, negli ultimi dieci anni nel Paese il numero di procedure penali per reati sugli animali è triplicato, mentre è quintuplicato negli ultimi 15 anni. Se da un lato questo significa che le autorità intervengono in maniera più decisa rispetto al passato, in realtà esistono molte disparità fra i cantoni e in alcuni casi questo tipo di reati non sono nemmeno puniti in maniera efficace.

In particolare l'associazione animalista quest'anno si è soffermata su un particolare tipo di animali, i cavalli e gli altri equini, che sembrano le vittime principali degli abusi sessuali sugli animali. "Nel 9,4% degli abusi su equini, si tratta di atti di zoofilia. Un tasso relativamente elevato rispetto ad altre specie di animali" ha spiegato infatti un esperto, aggiungendo che è difficile trovare una spiegazione per questo fatto. La fondazione teme però che questa pratica sia molto più estesa e che le condanne siano solo la punta di un iceberg. "In Svizzera sono circa 150mila le persone che praticano sport ippici, è sorprendente che ci siano state pochissime condanne per maltrattamenti di equini" scrive la fondazione.

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