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“Sei disabile? Non è un mio problema”. La risposta shock di un assistente di volo Thomas Cook

Un assistente di volo della compagnia Thomas Cook ha risposto così a un reduce di guerra con le gambe amputate.
A cura di D. F.
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Un assistente di volo della compagnia aerea Thomas Cook è finito al centro di una polemica nel Regno Unito per essersi rifiutato di aiutare alcuni reduci di guerra con seri problemi di disabilità: a denunciare i modi sgarbati del dipendente della Cook è stato Ben Parkinson, eroe di guerra rientrato dall'Afghanistan dopo un attentato che gli ha amputato entrambe le gambe procurandogli anche seri problemi cerebrali: ebbene, l'uomo domenica scorsa si trovava a Paphos quando si è imbarcato su un aereo della compagnia Cook, chiedendo aiuto per andare in bagno a un assistente di volo, che però pur notando la sua disabilità ha risposto: "Non è un mio problema, arrangiati". La frase ha profondamente scosso il viaggiatore, che ha riferito quanto accaduto all'associazione di reduci Pilgrim Bandits, che ha denunciato pubblicamente l'accaduto: "La risposta arrogante dell'ufficiale della compagnia Thomas Cook testimonia in che modo i disabili vengono trattati".

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