289 CONDIVISIONI

Segretaria accusa capo di stupro. Giudice lo assolve: “Sesso previsto dal contratto”

L’imprenditore è stato assolto da un tribunale spagnolo dall’accusa di “violenza o intimidazione” sessuale. I giudici hanno ritenuto valido il contratto di lavoro firmato dalla donna, nel quale si evince chiaramente che per 4mila euro al mese, oltre alle classiche mansioni, rientravano anche le prestazioni sessuali.
A cura di B. C.
289 CONDIVISIONI
Immagine

L’assistente accusava il capo di violenza sessuale. Il caso è finito in tribunale, che ha dato ragione all’uomo: le prestazioni sessuali erano previste dal contratto accettato dalla "segretaria personale", quindi non c’è stata violenza o intimidazione. E' quanto ha deciso un giudice di Alicante, città nel sud della Spagna. La procura chiedeva contro l'imprenditore una condanna a sei anni di carcere per "aggressione sessuale". a corte, riferisce La Vanguardia, ha ritenuto valido l’accordo di lavoro inizialmente fatto firmare alla donna: uno stipendio mensile di 4mila euro per il quale, oltre alle classiche mansioni da segretaria, era presente un “requisito speciale”, e cioè che i due mantenessero relazioni sessuali quando richiesto dal datore di lavoro.

Nel colloquio per l'assunzione, l’uomo aveva indicato che il posto offerto, rileva il tribunale, “era di segretaria personale e che le condizioni prevedevano che mantenesse relazioni sessuali quando lui lo richiedeva, condizioni accettate dalla denunciante”. Ed effettivamente segretaria e capo avrebbero avuto incontri a luci rosse per almeno un mese, poi la donna avrebbe deciso di sporgere denuncia per “violenze e intimidazioni sessuali”. La sua versione è stata ritenuta però di scarsa credibilità dalla corte.

289 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views