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Sedute spiritiche e stupri di gruppo filmati a Torino: santone invocava “il Signore Adonai”

Arrestati il “santone”, 69 anni, e i suoi complici, un 73enne e un ragazzo di 19 anni: per tutti l’accusa è stupro di gruppo. Per mesi avrebbero abusato di una studentessa minorenne.
A cura di Susanna Picone
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Sedute spiritiche che si trasformavano in stupri di gruppo. È quanto sarebbe accaduto a Torino, dove la squadra mobile ha arrestato tre persone, tutte accusate di stupro di gruppo. Sono finiti in manette il sedicente santone Paolo Meraglia, insegnante in pensione di sessantanove anni, insieme ai suoi complici, B. V., pensionato di settantatre anni, e un giovane di diciannove anni che con la vittima avrebbe avuto una relazione sentimentale. I tre uomini, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, per mesi avrebbero abusato di una studentessa minorenne che sarebbe stata obbligata a partecipare ai loro “riti”. La ragazza, che oggi ha diciassette anni e finalmente ha trovato il coraggio di denunciare quanto subito, da quanto ricostruito veniva puntualmente drogata o narcotizzata mentre subiva violenze di gruppo alla presenza di più persone. Tra i presenti ai “riti” ci sarebbe stata anche la mamma del giovane finito in manette. La ragazza aveva iniziato a frequentare la casa del “mago” nel settembre del 2015.

La ragazza che ha denunciato le violenze potrebbe non essere l'unica vittima – Dopo gli abusi subiti la studentessa ha trovato il coraggio di rivolgersi al Centro Antiviolenza del Comune e ha denunciato i fatti alla polizia di Torino, che è entrata in azione. Nella casa del sedicente santone, secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, sarebbe stato sequestrato diverso materiale informatico e non è esclusa anche l’esistenza di video delle “sedute curative”. La studentessa che con la sua denuncia ha dato la possibilità alla polizia di arrestare i tre uomini potrebbe però non essere l’unica vittima del sedicente santone e dei suoi complici, i quali avrebbero commesso le loro violenze in una mansarda del quartiere torinese di San Donato di proprietà dell’uomo più anziano e anche nell'abitazione del "santone" alla periferia sud di Torino. "All'inizio mi fidavo. Pensavo potesse aiutarmi. Poi si è trasformato in un incubo, non ce la facevo più", ha raccontato la studentessa.

La vittima convinta a sottoporsi a riti di purificazione Il sessantanovenne, attribuendosi poteri in campo “esoterico”, aveva convinto la ragazza di essere vittima di forti “negatività” e di doversi sottoporre a riti di purificazione. Riti che appunto consistevano in rapporti sessuali, anche di gruppo, consumati sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La minorenne sarebbe stata anche minacciata dai componenti del sodalizio che le avrebbero rinfacciato, qualora avesse parlato, di diffondere i filmati che la riprendevano durante i rapporti sessuali. Ognuno dei tre arrestati, da quanto emerso, aveva compiti e ruoli ben precisi e definiti – dal “maestro” ai “catalizzatori” passando per le “ancelle” e la “vestale” – nella struttura criminale messa a punto dal sessantanovenne. Gli investigatori sono alla ricerca di altre eventuali vittime che potrebbero essere cadute nella trappola dei tre arrestati. Gli agenti stanno valutando anche le posizioni degli altri partecipanti ai riti. Le indagini sono coordinate dai pm Marco Sanini e Fabiola D'Errico.

Il santone evocava "Il Signore Adonai" – C'era anche una sorta di invocazione ad "Adonai" il Signore in ebraico, recitata da Paolo Meraglia, "Amor, amator, amides, ideodaniach, amor, plaior, amitor! Per il potere di questi santi angeli io indosso questa potente missione". Il passaggio della invocazione è finita negli atti dell'inchiesta della magistratura torinese. Un foglio bianco, scritto a mano in stampatello, con l'indicazione di ripeterla "tre volte".

Le orge veniva registrate – Gli inquirenti hanno recuperato i filmati – su cassetta e dvd – dei rapporti sessuali consumati durante i riti di ‘purificazione' orchestrati, secondo le indagini, da Meraglia. Tutto avveniva in una mansarda del quartiere San Donato. Nei video, al vaglio degli investigatori, oltre alla studentessa che ha denunciato il ‘santone' per abusi, compaiono anche altre donne, che verranno ascoltate per stabilire se, al momento dei rapporti, erano consenzienti o meno.

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