Seconda prova 2011: le tracce commentate dagli esperti
Le tracce della seconda prova dell'esame di maturità hanno invaso la rete. Mentre sul web e sui social network i maturandi continuano a chiedere aiuto, arrivano i primi commenti degli esperti sulle prove di oggi. Per quanto riguarda il liceo classico, sono in molti a ritenere che la versione di Seneca tratta dalle Lettere a Lucilio sia molto abbordabile.
La ricercatrice Giorgia Parlato, raggiunta da Skuola.net ha sottolineato che "la versione di latino è sicuramente alla portata degli studenti: un pezzo significativo dell’autore che a livello di contenuti si prestava, conoscendo il pensiero dello stesso, ad essere facilmente interpretato. Testo abbastanza scorrevole di una complessità commisurata al livello di preparazione che dovrebbe essere raggiunto dagli studenti senza eccessive spigolosità, cioè le irregolarità che possono presentarsi in altri suoi testi. Quindi nel complesso scelto un testo insidioso per valutare la competenza dei ragazzi senza trarli in eccessiva insidia. Quindi un Seneca completamente diverso dall’ultimo proposto alla Maturità classica".
Per quanto riguarda la prova che stanno sostenendo i maturandi dello scientifico, la musica è decisamente diversa. Donato Ciampa, ricercatore di matematica presso l'Università della Basilicata, ha così commentato la traccia di matematica: "i due problemi dello scientifico tradizionale sono, sostanzialmente, richieste di pura analisi: studi di funzione, calcolo di massimi e minimi, integrali. Tuttavia nel secondo problema è presente una richiesta di calcolo numerico che risulta fuori dallo standard delle richieste per questa scuola". Secondo il tutor di Studenti.it, inoltre, il quesito 9 è quasi impossibile per i maturandi, dato che "la geometria tridimensionale, pur presente nel programma, si trova alla fine e non viene mai fatta".
Intanto sul web è già scoppiata una piccola polemica tra gli studenti dello scientifico e quelli del classico. Oggetto del dibattito la difficoltà della traccia che i maturandi dello scientifico ritengono troppo elevata nei confronti dei loro colleghi del classico.