“Se chiamate la polizia le faremo del male”: Shavon rapita e uccisa a 13 anni
È finita in tragedia la ricerca di Shavon Randle, 13enne di Dallas, Texas, scomparsa nel mistero nei giorni scorsi e la cui vicenda aveva tenuto col fiato sospeso gli Stati Uniti. L'adolescente è infatti stata trovata senza vita in un appartamento di Oak Cliff, quartiere della città a stelle e strisce. Accanto a lei, come riferisce l'Fbi, è stato rinvenuto anche il cadavere di un uomo adulto, di cui non si conoscono le generalità. Di Shavon si erano perse le tracce la scorsa settimana. Una voce anonima aveva chiamato la famiglia della ragazza, intimando di non allertare le forze dell'ordine. "Se lo farete, le faremo del male", aveva minacciato.
Immediatamente, è stato lanciato un Amber Alert in relazione al suo caso: si tratta di un sistema di allarme nazionale in caso di rapimento di minore e che prevede continui messaggi di allerta attraverso il sistema radio-televisivo, di telefonia mobile e la segnaletica stradale elettronica. Da qui, la grande rilevanza mediatica che ha avuto la storia della ragazza, che purtroppo non ha avuto il lieto fine nel quale tutti speravano. L'annuncio è stato fatto in diretta su Facebook. Per il suo omicidio sono state arrestate due persone, Devontae Owens, 24 anni, e Laquon Wilkerson, 30, ma gli inquirenti sono sulle tracce di almeno altri due complici.
Rabbia e dolore, intanto sono espressi dalla famiglia della piccola Shavon. "È difficile andare avanti quando non ci sono risposte alle nostre domande – ha detto alla stampa locale una zia -. Non riesco a capire perché abbiano preso proprio lei, una ragazza piena di vita e sempre gioiosa. Si aspettano i risultati dell'autopsia per capire come la 13enne sia stata uccisa e quante persone siano effettivamente coinvolte nel suo rapimento e omicidio.