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Scuola, via libera all’assunzione di 52.000 insegnanti per l’anno 2017-2018

Il Consiglio dei ministri ha ufficialmente dato il via libera all’assunzione di oltre 58mila insegnanti, presidi e personale Ata da integrare nell’organico scolastico già dal prossimo settembre 2017.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libero definitivo alle assunzioni di quasi 52.000 insegnanti per l'anno scolastico 2017-2018. Ad annunciare la notizia il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, su Twitter. Di queste assunzioni in dirittura d'arrivo si era discusso molto qualche settimana fa, soprattutto in relazione al "braccio di ferro" intavolato dal dicastero dell'Istruzione guidato da Valeria Fedeli e il ministero dell'economia e delle finanze di Pier Carlo Padoan. Il ministro Fedeli per lungo tempo ha cercato di ottenere dal Mef il via libera per il maggior numero di assunzioni possibili, compatibilmente con le risorse a disposizione del dicastero dell'economia, riuscendo a ottenere lo sblocco di oltre 58.000 posti di lavoro. I tre decreti varati oggi dal Cdm su proposta dei ministeri della Pubblica Amministrazione e del Mef danno dunque il via libera al ministero dell'Istruzione per assumere 51.773 unità di personale docente su posti vacanti e disponibili, di cui 38.380 su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno, a cui si aggiungono 56 unità di personale educativo.

Le assunzioni non riguardano però solo il corpo docente, ma anche 6.260 unità di personale Ata e 259 nuovi dirigenti scolastici. Per l'ufficializzazione manca solo la pubblicazione dei tre decreti in Gazzetta ufficiale, "previa registrazione da parte della Corte dei Conti". Stando all'accordo raggiunto tra il Miur e il Mef, i 15.100 posti dell'organico di fatto, assegnati ogni anno ai cosiddetti "supplenti", sono stati trasformati in altrettanti posti dell'organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato. In tutto, dunque, oltre ai posti trasformati da organico di fatto a organico di diritto, si aggiungono altri 21.000 posti risultanti dai pensionamenti del corpo docente a fine carriera e ulteriori 16.000 posti di lavoro vacanti e disponibili in ogni parte d'Italia.

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