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Scuola, nella legge stabilità 115 milioni per risollevare gli istituti paritari in crisi

All’articolo 78 della manovra vengono riportate le misure che per il triennio 2017/2019 potrebbero risollevare l’istruzione non statale che, in appena tre anni, hanno registrato un calo delle iscrizioni che ha raggiunto quasi le 100 mila unità, oltre il 9%, passando da 36mila studenti a 939mila.
A cura di C. T.
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Nella legge di bilancio per il 2017 c'è uno stanziamento di 115 milioni per far fronte alla crisi delle scuole paritarie. All'articolo 78 della manovra vengono riportate le misure che per il triennio 2017/2019 potrebbero risollevare l'istruzione non statale che, in appena tre anni, hanno registrato un calo delle iscrizioni che ha raggiunto quasi le 100 mila unità, oltre il 9%, passando da 36mila studenti a 939mila.

Le misure previste sono tre. La prima riguarda un contributo aggiuntivo di 25 milioni alle scuole dell'infanzia – gli istituti che conservano il maggior numero di iscritti: 586mila nel 2015/2016, pari al 62% del totale. A queste andrà una quota parte dei 472milioni stanziati dal governo per le paritarie, divisi a seconda del numero delle classi e degli alunni.

La disposizione introduce un contributo aggiuntivo dello Stato al funzionamento delle scuole materne paritarie per 25 milioni di euro nell’anno 2017. Il contributo, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, aggiuntivo rispetto a quanto stanziato a legislazione vigentedalla Legge 10 marzo 2000, n. 62, sarà ripartito, tra le sole scuole materne paritarie, secondo modalità e criteridefiniti con decreto del MIUR da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

La Fism – federazione italiana scuole materne, però, non è contenta, e denuncia una riduzione dell'intervento governativo rispetto a quanto inizialmente annunciato.

Il secondo provvedimento riguarda le scuole partitarie frequentate da alunni disabili. A questi istituti è destinata una spesa di 12,2 milioni, che per il 2017 raddoppia:

"a decorrere dall’anno 2017 è corrisposto un contributo alle scuole paritarie di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, che accolgono alunni con disabilità, nel limite di spesa di 24,4 milioni di euro annui".

Il contributo sarà ripartito secondo modalità e criteri definiti con decreto dal Miur, tenendo conto, per ciascuna scuola paritaria, del numero degli alunni con disabilità accolti e della percentuale di alunni con disabilità rispetto al totale.

La terza e ultima misura, infine, è relativa all'allargamento della detrazione fiscale per le spese sostenute dalle famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie, che passa da 400 a 640 euro per il 2016, arriva a 750 per il 2017 e fino a 800 euro nel 2018.

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