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Scozia, referendum indipendenza: i sì in vantaggio nei sondaggi

Per la prima volta i favorevoli all’indipendenza della Scozia sono al 51%.
A cura di Antonio Palma
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Storico sorpasso degli indipendentisti in Scozia a pochi giorni dal fatidico referendum sull'indipendenza del Paese dal Regno Unito. Per la prima volta infatti nei sondaggi dell'istituto britannico di ricerca YouGov, realizzate per il Sunday Times, gli elettori favorevoli all'indipendenza della Scozia sono saliti al 51%. Stime clamorose che pochi mesi fa apparivano impossibili e che ora invece impensieriscono Londra. Il fatidico appuntamento con il referendum per l'indipendenza della Scozia, in programma il 18 settembre, infatti si avvicina e i favorevoli ora appaiono in vantaggio e in crescita. Secondo le rilevazioni degli istituti demoscopici britannici, infatti, nell'ultimo mese i favorevoli alla separazione dal resto dell'Isola hanno guadagnato più di dieci punti percentuali, arrivando a sorpassare i no all'indipendenza della Scozia. Gli esperti invitano alla cautela perché c’è un margine di errore nelle statistiche, ma a questo punto si prevede una battaglia all'ultimo voto con il fattore affluenza decisivo soprattutto se si considera che per la prima volta voteranno anche i 16enni.

Cameron: "Il nostro atteggiamento non cambia"

Sempre secondo le rilevazioni di YouGov, in particolare la svolta ci sarebbe stata fra gli elettori laburisti dove si sarebbe assistito ad una repentina svolta a favore dell'indipendenza con i favorevoli passati in poche settimane dal 18% a oltre il 30%. "Ho sempre pensato che potessimo vincere, i sondaggi sono molto incoraggianti" ha dichiarato Alex Salmond, capo del governo di Edimburgo e portabandiera del vessillo scozzese, dopo aver appreso i nuovi dati. Per il leader indipendentista il consenso all'indipendenza è dimostrato anche dalle code che i cittadini sono disposti a fare per registrarsi nelle liste elettorali e votare. Dal suo canto Londra non commenta con il Premier David Cameron che ha assicurato: "Il nostro atteggiamento non cambia, conta il voto nel referendum".

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