Cacciava illegalmente animali selvatici, Scott van Zyl è stato divorato da un coccodrillo

Prometteva ai turisti che sarebbero riusciti ad uccidere animali selvatici, ma a fare una bruttissima fine è stato proprio lui:  Scott van Zyl, professione bracconiere, è stato divorato dai coccodrilli che popolano il fiume Limpopo, in Zimbabwe. Il suo zainetto è stato trovato lungo la riva, ma del suo corpo al momento non vi è traccia: che è stato mangiato dagli alligatori è emerso grazie all'esame del dna dei resti rinvenuti nei ventri di due coccodrilli.

Stando a quanto finora ricostruito dalle autorità locali Van Zyl e il suo autista  avevano lasciato la jeep sulla quale viaggiavano e camminato in direzioni diverse tra i cespugli. I suoi cani del bracconiere, a fine giornata, sono tornati indietro senza di lui, così le squadre di soccorso si sono subito attivate per avviare le ricerche. Nel giro di poche ore sono stati ritrovati i fucili e alcuni effetti personali di Van Zyl, circostanza che ha fatto subito pensare che fosse accaduto qualcosa di grave. D'altro canto recentemente quattro persone sono state uccise dai coccodrilli nello Zimbabwe. Gli esami del dna fatti sui resti di cibo ingeriti da due coccodrilli abbattuti hanno dimostrato che il bracconiere era finito nelle loro fauci.

Quello del bracconaggio è un fenomeno ancora molto diffuso in molti paesi africani: solo in Sudafrica, ad esempio, quasi tre rinoceronti vengono abbattuti illegalmente ogni giorno, tanto che – come spiega il WWF – il numero totale di questi animali resta "pericolosamente vicino a un punto di non ritorno". Solo nel 2016, secondo quanto afferma il Dipartimento per l’ambiente del Sudafrica, i bracconieri hanno ucciso 1.054 rinoceronti.