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Scommesse: tennis nella bufera. Bracciali, Starace, Volandri a rischio inchiesta

Le intercettazioni e gli stralci di conversazione in mano agli inquirenti risalgono anche al 2007 e alcune sono esplicitamente rivolte alla ‘combine’ di alcuni match.
A cura di Alessio Pediglieri
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Con il mondo del calcio sotto la lente dì'ingrandimento delle Procure italiane per lo scandalo delle partite truccate nell'inchiesta tristemente nota con il nome di "Last Bet", adesso a tremare sotto i colpi degli inquirenti è anche il movimento tennistico italiano. Laddove sembrerebbero essersi concentrati gli interessi malavitosi degli esperti della ‘combine' che avrebbero coinvolto nello sporco giro dei risultati ‘accomodati' la cosiddetta ‘crema' della racchetta italiana. Non ci sono ancora avvisi di garanzia, nemmeno accuse precise e denunce, ma ciò che traspare dai tabulati in possesso della Procura di Cremona su oltre 200 smartphone sotto controllo fa capire che sotto la superficie, del marcio c'è e tanto.

A parlare ci pensano i diretti interessati, intercettati dagli inquirenti proprio a margine dell'inchiesta sul calcio. Alcuni personaggi infatti sono già noti  al mondo corrotto del pallone come uno dei primi inquisiti in ‘Last Bet', Massimo Erodiani, il gestore di un’agenzia di scommesse il cui arresto era stato l'inizio di tutto. E a leggere gli stralci dei tabulati restano pochissimi dubbi sulla natura delle conversazioni visto che si parla esplicitamente di scommesse in tempo reale ("facendo in live non se ne accorgerebbe nessuno"), compensi, assegni ("Sì. Ho visto i due assegni loro . Mi hanno detto muovi il max perché è fatta"), eventuali ritiri pilotati, solite schede telefoniche e telefonini richiesti ad hoc ("Devo portargli tre telefoni e tre schede"). E si arrivano a fare anche delle cifre precise ("Hanno vinto 1,5 milioni di euro, sul live altrettanti") direttamente da parte degli atleti coinvolti.

Nell'occhio del ciclone c'è sicuramente il tennista Daniele Bracciali e Manlio Bruni, altro nome oramai noto agli inquirenti per essere il commercialista del gruppo dei bolognesi in ‘Last Bet'. Tra i due, in uno scambio in chat risalente al 2007, l'argomento è evidente:
Bracciali: "Se lo conoscevo avrei potuto. Di solito ci offrono 50. Poi dipende, ma domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta se ne può parlare"
Bruni: "50 potrei farcela ma è indispensabile vincere il primo"
Bracciali: "Molto importante è che quello che ci gioco lo conosco così ci parlo prima"
Bruni: "Tu prova a vincere il primo, se lo perdi e perdi in due non se ne fa niente"
Bracciali: "Oggi Volandri ha fatto di sicuro così"
Bruni: "50 per un set mi sembra buono"
Bracciali: "Non male, però a ‘sto giro gioco normale. Se cambio idea ti faccio sapere"
Goret (il tramite tra Bracciali e Bruni, ndr): "Se decidi mandami sms con scritto Viva il re"
Bracciali: "O perdo in due set, o vinco il primo, gioco 1-2 game del secondo e mi ritiro. In questi due casi a quanto si può arrivare?" 
Bruni: "Tu provi a vincere il primo e poi ti ritiri dopo alcuni games e siamo d’accordo per 50, altrimenti se perdi il primo poi puoi arrivare a vincere la partita e con me non hai nessun impegno"
Bracciali: "Al 90% è no. Ma tra un paio d’ore ti mando sms"

E sotto l'analisi della Procura di Cremona ci sono anche altri tennisti, come Volandri e Galimberti citati dallo stesso Bracciali ("Galimberti è nella merda. Ha giocato molto e forse anche su suoi match. Volandri… troppi match sospetti"). O come Potito Starace nominato in una chiacchierata intercettata tra ancora il solito Bruni e tale Enrico Sganzerla che stanno studiando per capire come combinare altri incontri. E tra i discorsi tra i due vengono nominati altri atleti come Bolelli, ancora Bracciali, l'allenatore Pistolesi e tale Mara. Forse riferendosi a Mara Santangelo:
Bruni:  "Abbiamo acquistato Potito"
Sganzerla: "Meno male una buona notizia"
Bruni: "Dice che lo vuole fare. Lunedì torniamo apposta per parlare con lui. Devo portargli tre telefoni e tre schede. Anche uno per Mara".
Bruni: "Bolelli è difficile. Pistolesi non vuole. Unico problema è che Mara è ancora mezza rotta. E Poto è a rischio squalifica. Speriamo solo una multa. Comunque ho convinto Braccio a fare quali a Chennai, non si sa mai".

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