175 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sciopero generale 12 dicembre, Lupi revoca la precettazione ai ferrovieri

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, aveva precettato i ferrovieri in vista dello sciopero generale del 12 dicembre proclamato da Cgil e Uil.
A cura di Susanna Picone
175 CONDIVISIONI
Immagine

UPDATE: Il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi ha revocato l'ordinanza di precettazione emanata ieri sera nei confronti dei dipendenti delle ferrovie nell'ambito dello sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Uil. E' stata quindi decisa una rimodulazione dello stop da 8 a 7 ore (dalle ore 9 alle 16).

UPDATE: Dure proteste da parte della Cgil contro la decisione del Ministro Lupi di precettare i ferrovieri per lo sciopero di venerdì 12 dicembre. "Non credo che la decisione sia stata presa in solitudine, perché è un atto grave" ha tuonato infatti il segretario della Cgil Susanna Camusso, aggiungendo: "La nostra risposta è in atto, con forme di protesta e di denuncia di questo intervento a gamba tesa". "Chiediamo la revoca della precettazione" ha annunciato poi la leader del maggior sindacato italiano in un videoforum con "Repubblica Tv", assicurando però che "Se il governo la dovesse mantenere, la rispetteremo, ma è un atto grave". Per Camusso infatti la precettazione avviene con "un’esplicita violazione delle norme di legge, che viene strumentalmente usata" perché lo sciopero generale è stato proclamato "oltre un mese fa". "Non abbiamo ancora avuto il testo dell'ordinanza, che valuteremo. Abbiamo appreso della precettazione dai giornali. Poi si chiede a noi di non alimentare la conflittualità" ha ricordato Camusso, concludendo: "Vorrei sottolineare come le procedure non siano rispettate, con atti unilaterali che alzano i toni del conflitto".

Lavoratori delle ferrovie precettati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi qualora dovessero aderire allo sciopero generale di venerdì 12 dicembre indetto dalla Cgil e dalla Uil contro il Jobs act e la legge di Stabilità. Il ministro, in una nota, ha motivato l’ordinanza per la fine delle agitazioni con “la segnalazione dell’Autorità di garanzia”, a causa della vicinanza con un altro sciopero nel settore ferroviario previsto per i giorni seguenti. Nel comunicato si legge che la decisione del ministro deriva dal “pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati” per gli utenti del trasporto ferroviario. “L’autorità non fa politica, non è né di destra, né di sinistra, ma adempie in modo scrupoloso al proprio mandato istituzionale”, ha spiegato a Radio 24 Roberto Alesse, presidente della commissione di garanzia. “Abbiamo assunto una decisione tecnica. Abbiamo più volte detto ai sindacati di escludere dalla manifestazione del 12, che comprende mezzi pubblici, treni e aerei, l’intero comparto del trasporto ferroviario. E questo perché era stato proclamato un altro sciopero nello stesso settore per il 13 e il 14. Siccome la concentrazione eccessiva è vietata dalla legge e i sindacati hanno ribadito la volontà di non adeguarsi alle indicazioni dell’autorità”, il Garante ha chiesto al Ministero di chiedere la precettazione.

Lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per venerdì 12 dicembre sarà di otto ore e riguarderà tutti i settori, dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici. Al corteo a Roma, che partirà da piazza dell'Esquilino per arrivare a piazza Santi Apostoli, parteciperà il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Al corteo a Torino, da piazza Vittorio a piazza San Carlo, ci sarà il leader della Cgil, Susanna Camusso.

175 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views