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Sciopero degli Statali il 28 settembre, Cgil e Uil senza la Cisl

I dipendenti pubblici aderenti a Cgil e Uil sciopereranno il 28 settembre contro i tagli previsti dalla spending review. Non ha aderito la Cisl che chiederà invece al Governo di aprire un tavolo di confronto.
A cura di Antonio Palma
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Sciopero degli Statali il 28 settembre, Cgil e Uil senza la Cisl

Dopo l'attesa riunione di questa mattina con il Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi, la Cgil e la Uil hanno deciso di confermare lo sciopero generale di tutti i dipendenti pubblici il 28 settembre per protestare contro i tagli previsti dalla spending review nel pubblico impiego. Niente manifestazione unitaria però per i sindacati confederali, la Cisl infatti come si era capito già ieri non ha aderito alla protesta perché convinta dalle rassicurazioni del Governo per una futura trattativa sul tema dei tagli agli statali. Sindacati spaccati dunque, ma alla fine di settembre ci sarà comunque lo sciopero di tutti i dipendenti dell'amministrazione pubblica centrale, degli enti locali e della sanità aderenti a Fp CGIL, UIL FPL e UIL PA contro il decreto sulla spending review che è approdato in Senato. Per il sindacato della funzione Pubblica della Cisl a settembre invece ci sarà una richiesta di tavolo negoziale al Governo per riprendere la trattativa dopo il varo del Parlamento. Il segretario confederale della Cisl, Gianni Baratta, ha motivato la decisione di non aderire allo sciopero con la volontà di affrontare con il ministro tutti i temi e i problemi previsti dall'accordo del 3 maggio perché "siamo convinti che non ci siano altre eccedenze e mettendo insieme le amministrazioni e verificando le piante organiche ci sono capacità di assorbimento".

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