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Sciatore di 7 anni cade e muore a la Thuile: condannata a un anno la maestra di sci

Il bimbo si era allontanato senza sci dal bordo pista ed era caduto in un dirupo. Assolti due colleghi dell’insegnante.
A cura di B. C.
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Una maestra di sci è stata condannata per il decesso di Lorenzo Bacci, il bimbo milanese di 7 anni morto il 28 marzo 2015 dopo essere precipitato in un dirupo fuori dalla pista di Les Suches a La Thuile, dopo che il piccolo era sfuggito al controllo dei maestri, al termine di una gara di sci.  La morte era stata causata da soffocamento. Il giudice ha inflitto in rito abbreviato 12 mesi di reclusione (pena sospesa) alla 25enne insegnante che era al traguardo, mentre ha assolto per "non aver commesso il fatto" gli altri due prof che erano alla partenza, un 30enne e un 24 enne, per i quali il pm Ceccanti aveva chiesto un anno e due mesi ciascuno; 16 mesi, invece, era la richiesta dell'accusa per la professoressa.  Il giudice ha poi disposto il pagamento di una provvisionale: 193 mila euro per ognuno dei due genitori, 170 mila al fratellino e 83 mila euro ai tre nonni.

L'incidente in cui ha perso la vita il piccolo Lorenzo, residente nel milanese ma spesso in località La Thuile dove la famiglia ha una casa per le vacanze, era avvenuto sulla pista di Les Suches, attorno ai duemila metri di quota. Il bimbo aveva partecipato alla discesa "Diamo una manche a Telefono azzurro" e si era fermato nei pressi del traguardo. Poco dopo, con un gruppo di coetanei, si era spostato di alcune centinaia di metri senza gli sci, giocando a bordo pista. Solo successivamente gli insegnanti si erano accorsi della assenza del bimbo. Erano state formate squadre a piedi per le ricerche, ma a fare la drammatica scoperta era stato l'elicottero della protezione civile, intervenuto sul posto. Lorenzo era finito in una scarpata, per circa quaranta metri, restando fatalmente impigliato in un paravalanghe a protezione del dirupo, che ne aveva provocato il soffocamento.

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