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Schettino insiste: “Non ho abbandonato la nave Costa Concordia”

L’ex comandante della nave naufragata all’Isola del Giglio continua a difendere il suo operato. Nel corso di un’intervista a “Mattino Cinque”, Francesco Schettino ha accusato anche i media: “Uno scempio da parte loro”.
A cura di Susanna Picone
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L’ex comandante della nave naufragata all’Isola del Giglio continua a difendere il suo operato. Nel corso di un’intervista a “Mattino Cinque”, Francesco Schettino ha accusato anche i media: “Uno scempio da parte loro”.

Francesco Schettino, l’ex comandante della nave Costa Concordia, continua a difendere con forza e decisione il proprio operato. Schettino, che recentemente è stato rinviato a giudizio per il naufragio all’Isola del Giglio, ha ribadito ancora una volta che quella notte di gennaio non abbandonò la Concordia. Lo ha detto “con forza e decisione” nel corso di un’intervista a “Mattino Cinque”. L’abbandono della nave – ha spiegato – è un atto volontario mentre quello che è accaduto è che “la Concordia si è abbattuta e si è riversa su un fianco, quindi io, e le poche persone rimaste al ponte 3, siamo stati espulsi dalla nave”. Inoltre, ha raccontato ancora Schettino, dopo aver lasciato la nave gli fu detto di non risalire a bordo. Sarebbero stati alcuni rappresentati della Costa Crociere – così ha affermato l’ex comandante – a dirgli di non risalire ma di delegare un’altra persona. E Schettino non ha provato solo a difendere le proprie scelte (a suo dire non aveva molte alternative) che da parte sua è arrivata anche una dura accusa ai media.

L’accusa ai media per aver reso pubblica una telefonata senza senso – “È stato fatto uno scempio da parte loro – ha detto l’ex comandante della Concordia – rendendo pubblica, per fare sensazione, una telefonata che non aveva senso”. Per Schettino i media hanno deciso di diffondere solo una conversazione “che poteva essere sensazionale per far gridare allo scandalo l’opinione pubblica”. Nonostante tutto, l’ex comandante ha aggiunto di non aver paura di quanto accadrà in futuro: “Non ho paura del processo e neanche della galera. La verità da coraggio”. “È stato detto che a salvare quelle 4.000 persone è stata la mano del buon Dio – ha concluso Schettino – se fosse stato così dovremmo dire che queste persone sono scese dalla nave per miracolo”.

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