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Schettino condannato, i giudici: “Lasciò i passeggeri in balìa di se stessi”

Le motivazioni della sentenza con la quale è stato condannato a 16 anni Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia naufragata al Giglio nel gennaio 2012.
A cura di Susanna Picone
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Nel momento in cui Francesco Schettino lasciava definitivamente la nave Costa Concordia, naufragata all’Isola del Giglio la notte del 13 gennaio 2012, la situazione era tale “da rendere impossibile, o comunque difficile”, per i passeggeri ancora a bordo “trovare la salvezza“. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con la quale lo scorso febbraio il Tribunale di Grosseto ha condannato a 16 anni di reclusione l’ex comandante della nave di Costa Crociere. Secondo i giudici Francesco Schettino quando salì “sulla scialuppa per abbandonare la nave” sapeva che “c'erano altre persone a bordo della nave”. Nelle motivazioni della sentenza si spiega dunque che l’ex comandante lo fece “per mettersi in salvo con la precisa intenzione di non risalirvi”. Francesco Schettino abbandonò la Costa Concordia e, dicono i giudici, "lasciò i passeggeri in balìa di se stessi". Nella sentenza, lunga oltre 500 pagine, si ripercorre la vicenda che portò alla morte di 32 persone. Per i giudici “i 32 decessi delle persone a bordo della Concordia non si sarebbero verificati se” Schettino “avesse gestito l’emergenza con perizia e diligenza”, attenendosi alla normativa indicata come “doverosa” in una simile situazione. Nelle motivazioni i giudici paragonano anche Schettino a un attore dell'improvvisazione. L’ex comandante della Concordia con il comandante dell’autorità marittima Gregorio De Falco “improvvisava, raccontando un film che scorreva solo nella sua immaginazione”, trattando De Falco “alla stregua di un duellante dell’Impro”.

Francesco Schettino condannato a 16 anni – La sentenza di primo grado per Francesco Schettino è arrivata lo scorso febbraio, quando i giudici del Tribunale di Grosseto hanno condannato l’ex comandante della Concordia a 16 anni e un mese di reclusione per il disastro del Giglio. La condanna a Schettino si compone di 5 anni per il reato di disastro colposo, 10 anni per gli omicidi plurimi colposi e 1 anno per il reato di abbandono di persone minori o incapaci. “Combatterò sempre per dimostrare che io non ho abbandonato la Costa Concordia. Quanto al resto, aspetto di leggere le motivazioni della sentenza”, aveva detto l’imputato subito dopo la condanna. In attesa del processo d’appello Schettino rimane comunque libero.

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