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Schettino, il Tribunale del Riesame decide sulla richiesta di arresto

Attesa per la decisione dei giudici sull’arresto di Schettino chiesto dai pm dopo la condanna in primo grado.
A cura di Antonio Palma
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UPDATE: Terminata l'udienza del Riesame sull’arresto di Francesco Schettino, dopo circa tre ore di discussione i giudici si sono riservati la decisione che sarà emessa entro il termine di 5 giorni. In aula i pm grossetani Alessandro Leopizzi e Stefano Pizza hanno ribadito i motivi della richiesta di arresto con il pericolo di fuga, mentre I difensori, Saverio Senese e Donato Laino, si sono opposti spiegando che il loro assistito no ha nessuna volontà di fuggire. "Se Francesco Schettino avesse voluto scappare, sarebbe già andato via in 3 anni, cosa che non ha fatto. Non ha nessun interesse a fuggire, né la volontà, né la possibilità" hanno spiegato gli avvocati fori dal Tribunale, aggiungendo: "Lui ritiene di potersi difendere, molte cose non sono state ancora chiarite e ritiene che è necessario per lui essere presente al giudizio di appello".

Giornata importante oggi per l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Il Tribunale del Riesame di Firenze infatti deve decidere sul ricorso presentato dalla procura di Grosseto che chiede l'arresto in carcere per l'imputato condannato in primo grado per la tragedia dell'Isola del Giglio. Nonostante la sentenza di condanna a 16 anni e un mese di reclusione, infatti, Schettino è a piede libero perché i giudici di primo grado hanno stabilito che l'imputato non è pericoloso, non ha possibilità di reiterare il reato e non ci sono evidenti prove di un pericolo di fuga. Al contrario i pm che hanno indagato sul caso e rappresentano l'accusa temono proprio una fuga all'estero dell'ex comandante della Concordia e chiedono con insistenza il suo arresto. Tra le prove a sostegno della richiesta di carcerazione anche la finta trattativa intentata nell'autunno 2014 dalla trasmissione tv ‘Le Iene', per una possibile partecipazione di Schettino all'Isola dei Famosi, programma televisivo che viene realizzato all'estero, in Honduras. Quella trattativa per i pm dimostra una volontà nascosta di Schettino di voler fuggire dall'Italia.

Schettino non sarà presente

A stabilire i contatti con personaggi della trasmissione accreditatisi come dirigenti di Mediaset fu Francesco Pepe, figlio dell'avvocato Domenico Pepe ch per questo ebbe discussioni con Schettino. Anche per questo a rappresentare l'ex comandate della Concordia oggi in Aula ci sarà un nuovo avvocato. Accanto a Donato Laino, che insieme a Pepe ha sostenuto l'arringa al processo di Grosseto, ci sarà l'avvocato Saverio Senese di Napoli. Per la Procura saranno in udienza i pm Alessandro Leopizzi e Stefano Pizza, mentre nell'aula del Tribunale non sarà presente invece Francesco Schettino.

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