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Scherma, Mondiali di Mosca: Italia d’oro nel fioretto femminile e maschile

Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Martina Batini e Valentina Vezzali battono le padrone di casa russe e regalano il terzo titolo iridato consecutivo all’Italia. Successo anche per la compagine maschile che mette nuovamente ko la Russia.
A cura di Marco Beltrami
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Giornata assolutamente da incorniciare per lo sport italiano. La squadra femminile e quella maschile del fioretto si sono laureate campioni del mondo a Mosca. Partiamo dall'impresa delle ragazze. E' proprio vero, non c'è due senza tre. E infatti le azzurre del fioretto grazie ad una grandissima prova hanno regalato all'Italia il terzo titolo mondiale consecutivo, dopo l'oro olimpico conquistato a Londra. Una prova maiuscola quella del dream team composto da Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Martina Batini e Valentina Vezzali che nell'ultimo giorno della kermesse iridata di Mosca hanno superato le padrone di casa della Russia per 45-36. Grande dimostrazione di forza delle nostre portacolori che si sono rivelate un vero e proprio rullo compressore per le avversarie. Prima i successi contro Giappone e Ungheria rispettivamente con il punteggio di 45-25 e 45-16 e poi infine il successo sulla fortissima Russia. Contro la compagine che nell'individuale ha messo a segno una pregevole doppietta con la Deriglazova e la Shanaeva, l'Italia ha tirato fuori tutta la voglia di riscattarsi dopo le non esaltanti prestazioni nei singolari controllando nel finale un vantaggio ottenuto dalla Di Francisca e incrementato dalla Batini.

E anche il fioretto maschile ha bissato le impresa delle ragazze. Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Daniele Garozzo hanno superato ancora una volta in finale la Russia, con una prova tutta grinta e volontà. Un cammino avvincente per gli azzurri che dopo aver messo ko Usa e soprattutto Francia sono saliti sul gradino più alto del podio. Un successo che fa chiudere l'Italia al secondo posto nel medagliere con lo stesso numero di ori dei padroni di casa ma senza argenti né bronzi.

La gioia del dream team. Ecco come le atlete azzurre hanno festeggiato il 15° titolo iridato complessivo. Queste le parole di Valentina Vezzali al suo 25° podio mondiale: "Sono orgogliosa di far parte di questo gruppo. Le ragazze sono state tutte molto brave ed e' stato bello vincere davanti al pubblico russo e a Usmanov, una grande soddisfazione". Grande gioia per Arianna Errigo: "E' stato bello. Vincere e confermarsi non è mai facile, quindi siamo contentissime. E' davvero una bella soddisfazione. Abbiamo imitato i ragazzi della sciabola e fatto quello che dovevamo fare. E' andata bene così". Protagonista assoluta anche Martina Batini che spiega il "cambio" con la Vezzali: "No, non ho preso il posto della Vezzali. Ho tirato io perché forse Valentina era un po' stanca".  E infine la Di Francisca che ha scherzato sul segreto delle schermiste italiane: "Il nostro segreto? E' l'inno. Ci divertiamo tanto a farlo e ci impegniamo anche più che in allenamento: faremo un dvd di tutte le nostre coreografie".

L'applauso della Federscherma. Grande soddisfazione del presidente della Federscherma Giorgio Scarso che ai microfoni di Sky si è congratulato con le atlete azzurre: "E' un bellissimo risultato e oltretutto quello di oggi ha un sapore particolare, speciale, in quanto vincere a Mosca rappresenta un ulteriore valore aggiunto alla gara. Le ragazze sin dal primo momento sono andate sopra nel punteggio ed hanno dominato con tranquillità e coscienti di essere più forti. Non fa che onorare lo sport italiano attraverso queste prestazioni, in linea con quanto fatto negli anni passati, e mi auguro sia un buon viatico per il futuro. E' una bella soddisfazione perché testimonia che il lavoro che si continua a fare con i giovani premia. Questa squadra si sta rinnovando con nuove leve e credo poi che si evinca in maniera inequivocabile che non bastano le risorse economiche per affermarsi, ma serve anche programmazione, passione e un sistema che deve funzionare, non posso che essere soddisfatto a nome dello sport e della scherma italiana. Con grande difficoltà cerchiamo di controbattere gli investimenti che fanno altri paesi. Sono convinto che non basta il singolo atleta ma ci vuole un sistema funzionale al rinnovo e al ricambio generazionale. Bisogna guardare al futuro".

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