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Scarcerati 7 secessionisti veneti: altri 5 ai domiciliari

Sono cadute tutte le accuse di terrorismo: a 5 dei dodici secessionisti veneti contestata la costruzione di un carro armato artigianale.
A cura di D. F.
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Il Tribunale del riesame di Brescia ha rilasciato sette dei secessionisti che erano stati arrestati lo scorso 2 aprile: tra questi, anche l'ex parlamentare Franco Rocchetta e Luigi Chiavegato – esponente di spicco del "Movimento dei Forconi". Per altre 5 persone i giudici hanno disposto gli arresti domiciliari, ritenendo che l'accusa di terrorismo non regga e che il reato più grave – di fatto – sia la costruzione del "tantko", il carro armato ricavato da un vecchio trattore e assemblato nel padovano. Non è tardato ad arrivare il commento di Matteo Salvini, segretario della Lega: "Da Brescia arriva una buona notizia ma resta la vergogna dei giorni di galera fatti a causa di una idea. Sono contento – ha aggiunto – perché avevamo detto che avremmo passato Pasqua in galera noi per solidarietà". "Quello di oggi – ha aggiunto il numero uno del Carroccio – è solo l’inizio di un percorso in cui lo Stato dovrà alla fine scusarsi per aver fatto fare la galera a dei cittadini solo per le loro idee. Perché questo è un processo alle idee. La notizia di oggi è una buona notizia e sono contento perché noi leghisti avevamo deciso di andare in galera a Pasqua se le persone incarcerate non avessero ottenuto la libertà. Quindi la decisione del tribunale di Brescia oggi per noi è una bella notizia".

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