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Scandalo Euribor: mandato di arresto europeo per 5 banchieri

L’ordine di cattura spiccato dalle autorità britanniche dopo che i 5 banchieri non si sono presentati davanti ai giudici londinesi che li accusano di una macchinazione per manipolare le quotazioni dell’Euribor.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbero preso parte ad una enorme macchinazione internazionale per manipolare le quotazioni dell’Euribor, il tasso di riferimento del mercato interbancario europeo che determina il prezzo di moltissimi prodotti finanziari come i mutui, per questo i magistrati britannici hanno ottenuto un mandato di arresto europeo per cinque banchieri di grandi istituti finanziari del Vecchio Continente. Secondo quanto riferisce il Financial Times, si tratta di quattro tedeschi ex funzionari di Deutsche Bank (Andreas Hauschild, Joerg Vogt, Ardalan Gharagozlou e Kai-Uwe Kappauf), e un francese ex trader di Societe Generale (Stephane Esper). I cinque l'11 gennaio scorso si sono rifiutati di comparire davanti ai giudici della Corte di Westminster, a Londra, dove sono accusati di frode per aver truccato la quotazioni dell’Euribor insieme ad altri sei indagati.

Il mandato di cattura è stato già recapitato nella mani delle autorità tedesche e francesi che dopo averlo analizzato potranno procedere all'arresto. L'avvocato del francese Stéphane Esper, François de Casto, però ha già fatto sapere che il suo cliente si opporrà al mandato di arresto in Francia. Se l'arresto verrà eseguito come richiesto e ci sarà l'estradizione, i cinque dovranno comparire davanti ai giudici inglesi a settembre, mese in cui è stata fissata l'apertura del processo a loro carico. Gli altri accusati che si sono presentati invece sono gli ex manager del gruppo tedesco Christian Bittar, Philippe Moryoussef, Colin Bermingham, Sisse Bohart , l'ex trader per Barclays Carlo Palombo, e Achim Kraemer, ancora impiegato da Deutsche Bank.

Per lo scandalo Euribor infatti il Serious Fraud Office inglese aveva previsto di incriminare 10 uomini e una donna. L'inchiesta penale a carico dei banchieri è arrivata dopo che Deutsche Bank, Barclays e Societe Generale avevano ammesso nel 2013 il loro coinvolgimento nello scandalo a seguito dell'inchiesta della Commissione europea. Bruxelles ha sanzionato l’istituto tedesco e quello francese per un miliardo di dollari, e due anni dopo Deutsche Bank ha dovuto versare altri 2,5 miliardi di dollari alle autorità americane e britanniche. Dall'Ue invece nessuna sanzione per Barclays perché ha rivelato per prima l’esistenza del cartello, l'istituto però ha dovuto comunque pagare 453 milioni alle autorità Usa e britanniche.

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