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Scambio di segreti tra sconosciuti: il progetto artistico di Nova Pan (INTERVISTA)

L’artista Nova Pan sta collezionando imbarazzanti segreti di persone sconosciute: con il progetto Exchange Secrets baratta i suoi segreti con quelli dei passanti delle strade newyorkesi e poi li pubblica online anonimamente.
A cura di Gabriella Valente
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“Voglio collezionare 1000 segreti. Scrivimi un tuo segreto, te ne dirò uno mio”.

Così recita la scritta sul cartello associato al tavolino che Nova Pan allestisce per le strade di New York. Il progetto di questa simpatica studentessa di design si intitola Exchange Secrets ed ha già coinvolto centinaia di persone. Seduta al suo banchetto invita di volta in volta i passanti ad accomodarsi di fronte a lei e scrivere su un piccolo foglio di carta un proprio segreto mai svelato; lei, in cambio, consegna loro un suo segreto. Da tradimenti a problemi d’alcolismo, da esperienze dolorose a confessioni giocose, tutti i segreti vengono pubblicati online anonimamente e diventano, per chi li legge, punte di iceberg di storie appassionanti. Per i tanti protagonisti di questi pensieri intimi, tale esperienza, secondo Nova Pan, serve a creare dei piccoli momenti liberatori che possano sollevare le persone e invogliarle ad aprirsi di più.

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I segreti collezionati sono online sulla pagina Facebook “Exchange Secrets” o sul blog. Mentre il lavoro è ancora in progress, abbiamo intervistato l’ideatrice e realizzatrice di Exchange Secrets, Nova Pan, per conoscere meglio il progetto, le sue dinamiche, gli obiettivi, le esperienze e le reazioni che suscita.

D: Tra i segreti raccolti sinora, qual è stato quello più scioccante? Ce n’erano di imbarazzanti? E quali sono i segreti più comuni?

R: Quello che mi ha colpita di più è stato: “I segreti sono tutte bugie”. Non per forza credo sia così. Ci sono stati segreti imbarazzanti, alcuni erano imbarazzanti e divertenti allo stesso tempo. Credo che tutti noi possiamo essere accomunati dal trovarci in situazioni imbarazzanti. I segreti più comuni sono senz’altro quelli che riguardano il sesso.

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D: Nel pubblicare la tua collezione, censuri mai qualche segreto?

R: Io pubblico tutti i segreti così come sono. Penso che sia giusto farlo perché sono anonimi.

D: Nello Scambio, quanti tuoi segreti hai consegnato? Pensi che rimarranno privati?

R: Ho raccontato circa 20 miei diversi segreti. Non importa se questi finiranno online. È tempo per me di affrontarli. Va bene, perché ogni cosa è già passata.

D: I partecipanti sanno che le loro confessioni saranno pubblicate? Cosa pensano del progetto di cui fanno parte?

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R: Sì, a chiunque mi abbia scritto un segreto, ho detto che sarebbe stato condiviso online senza l’indicazione del nome. In molti chiedevano perché io volessi fare questo progetto; rispondevo che volevo creare per le persone un momento di liberazione e felicità. Dopo avermi scritto il segreto, capivano bene cosa io intendessi. Affermavano di sentirsi sollevati.

D: Tra il design – che è la tua materia di studio – e il progetto Exchange Secret esiste qualche collegamento? In che modo possono essere messi in relazione?

R: Credo che in un certo senso siano connessi. Per me il design riguarda il problem solving, è un modo per risolvere i problemi. In questo caso il problema sarebbe: “Le persone non sono felici”. Il progetto è stato pensato per risolvere questo problema ed aiutare le persone a sentirsi felici – e ha funzionato!

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D: Da quando è iniziato il progetto, quanti segreti hai raccolto? E qual è l’obiettivo finale?

R: Il progetto è iniziato ufficialmente il 18 febbraio 2014 ed è ancora in progress. Ho l’obiettivo di collezionare 1000 segreti. Sinora ne ho raccolti più di 250. Comunque, indipendentemente dal numero raccolto, la parte che più mi interessa di questo lavoro è il processo. Potrei persino voler scrivere un libro sulle storie che questo progetto è stato in grado di creare! Sono storie incredibili.

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