Scambio di embrioni: i Nas al Pertini, diversi indagati
Dopo lo scandalo dello scambio di embrioni tra coppie che si erano sottoposte alla fecondazione assistita, in seguito al quale una donna è rimasta incinta del figlio di un’altra coppia, all'ospedale Pertini di Roma questa mattina sono arrivati i carabinieri del Nas per una serie di accertamenti sul caso. L'azione del nucleo antisofisticazione e sanità è stata disposta dai pm della Procura di Roma che indagano sul caso per acquisire documenti utili ai fini investigativi. Non si è trattato quindi di un’ispezione a sorpresa, ma di un’operazione per "cristallizzare i fatti e gli elementi" che hanno contribuito allo scambio di embrioni umani. Lo scopo degli inquirenti, infatti, ora è quello di accertare l'esatta dinamica dei fatti e la serie di errori che hanno portato allo scambio di provette. Per ora in effetti non è stata formulata alcuna ipotesi di reato perché restano da capire se siano state rispettate tutte le procedure previste dai protocolli anche se ci sarebbero degli indagati.
Più persone coinvolte – A quanto si apprende, infatti, gli investigatori stanno accertando le eventuali responsabilità di una serie di operatori sanitari ipotizzando che nello scambio di embrioni abbiano contribuito gli errori o le omesse verifiche di più persone. Dunque le responsabilità dell'errore umano non ricadrebbero solo su una persona come inizialmente ipotizzato ma su una serie di persone a vari livelli. Intanto gli stessi carabinieri che si occupano del caso, nell'ambito delle indagini, presto potrebbero incontrare anche le coppie coinvolte nello scambio per sentire la loro versione dei fatti.