Scala il Cervino pur non avendo braccia e gambe
Scalare i 4478 metri del Monte Cervino è già un'impresa per qualsiasi alpinista, ma lo è ancora di più se non si hanno né braccia né gambe. È quello che è riuscito fare il 44enne britannico Jamie Andrew, che proprio in un terribile incidente di montagna diversi anni fa perse tutti e quattro gli arti per congelamento. Dopo quindici anni da quel terribile episodio, Jamie non ha perso la voglia di arrampicarsi in montagna e ora spera che la sua impresa sia da esempio e fonte di ispirazione per altre persone che come lui sono alle prese con le inevitabili difficoltà della disabilità. "Ci è voluto un po' di tempo ma l'idea di voler salire di nuovo in vetta è tornata presto perché è da sempre la mia passione" ha spiegato l'uomo ai giornali britannici. Realizzando la sua impresa ovviamente il ricordo è andato all'amico scomparso Jamie Fisher, che durante lo stesso incidente in montagna nel massiccio del Monte Bianco perse la vita. "Sapevo che la fiamma non era mai scomparsa e sapevo anche che se Jamie fosse sopravvissuto avrebbe fatto la stessa cosa" ha sottolineato il 44enne.
La sua lenta ripresa è cominciata da una visita sugli stessi luoghi dell'incidente che lo hanno portato a voler ritornare a scalare vette. "Fu molto toccante rivedere quei luoghi a mi aiutò a capire che la montagna non aveva colpa per quanto accaduto" ha dichiarato il 44enne. Da allora il signor Andrew ha cominciato un passo alla volta a fare piccole passeggiate con le opportune protesi a partire da una piccola collina di Edimburgo città dove vive. "Ho iniziato a fare un passo alla volta, e anche quelli erano difficili all'inizio, ma ogni passo è stato davvero gratificante" ha raccontato l'uomo. Un passo dietro l'altro che lo ha portato di nuovo in cima alle grandi montagne tanto amate.