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Sblocca Italia: l’Iva passa dal 10 al 4% per le ristrutturazioni degli immobili

La misura è valida sia per le ristrutturazioni che per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili.
A cura di D. F.
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Un taglio netto dell'Iva, dal 10 al 4%, per coloro che decideranno di ristrutturare il proprio immobile o migliorarne le prestazioni energetiche: si tratta di una delle novità contenute nel decreto "Sblocca Italia", approdato ieri in aula dopo essere stato approvato dalla commissione ambiente. La sforbiciata dell'Iva si aggiunge alla possibilità di detrarre del 50% l'Irpef sulle ristrutturazioni edilizie, i mobili e i grandi elettrodomestici e del 65% Ires e Irpef sui lavori per il risparmio energetico.

Ma dove verranno trovate le coperture economiche? Verrà aumentata, dal 4 al 10%, l'Iva per le nuove costruzioni vendute direttamente dalle imprese. A tal proposito quella al 4% è stata definita dal servizio studi della Camera come un'aliquota "ultraridotta" "adottata con una deroga specifica al momento della emanazione della prima direttiva Iva per una tabella predefinita di beni e servizi, e pertanto non modificabile: la normativa europea consente agli Stati membri di adottare due aliquote ridotte rispetto all’aliquota ordinaria, comunque non inferiori al 5%. Lo Stato italiano ha adottato una sola aliquota ridotta, al 10%. Occorrerebbe pertanto valutare la compatibilità comunitaria dell’aliquota introdotta dalla norma".

Ma tra le novità del decreto Sblocca Italia ce ne sono anche altre due: un emendamento del Movimento 5 Stelle che consente la deduzione Irpef del 20% della spesa per l’acquisto delle case (nuove o ristrutturate) compensato da un altro emendamento, stavolta del PD, che circoscrive il provvedimento alle sole case già costruite ma non ancora vendute.

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