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Sbarcata a Gallipoli la nave alla deriva con mille migranti a bordo

La nave Blu Sky aveva lanciato una richiesta di Sos ieri quando navigava alla deriva, senza comandante, a largo del porto di Corfù.
A cura di D. F.
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UPDATE: Arrestato presunto scafista. Un uomo, ritenuto dagli investigatori uno degli scafisti della nave cargo Blu Sky M lasciata alla deriva nel Canale di Otranto, è stato arrestato dalle forze di polizia italiane . Al momento non si conosce né la sua nazionalità né il nome. Secondo quanto comunicato dal sostituto procuratore Antonio Negro che sta coordinando l'inchiesta sulla vicenda della nave carica di migranti, durante i sopralluoghi compiuti dagli investigatori a bordo del cargo non sono state trovate armi. La possibile presenza di armi a bordo infatti era stata annunciata durante la richiesta di soccorso partita dalla nave. Durante gli stessi controlli a bordo del cargo, giunto la scorsa notte nel porto di Gallipoli, gli inquirenti però hanno trovato alcuni giubbotti antiproiettile di tipo militare in parte nella stiva e in parte sulla plancia. Per quanto riguarda i 970 migranti a bordo, per lo più di nazionalità siriana, 130 sono stati ricoverati in vari ospedali della provincia, ma nessuno di loro è in gravi condizioni.

Non sono 600, come si credeva in un primo momento, ma 970 gli immigrati sbarcati alle 3 e 15 della mattina al porto di Gallipoli, in provincia di Lecce, sulla nave Blu Sky M da cui ieri era partita una richiesta di soccorsi mentre era in navigazione a largo dell'isola greca di Corfù. Tra i passeggeri molte donne e bambini: stando a quanto riferito da numerosi testimoni na nave, contenente prevalentemente profughi siriani, sarebbe partita da un porto turco con destinazione la Croazia. L'imbarcazione, tuttavia, sarebbe stata abbandonata alla deriva nel canale di Otranto dall'equipaggio composto da scafisti dopo l'Sos lanciato da un passeggero, che aveva spinto le autorità marittime greche a cercare di mettersi in contatto con il comandante.

A condurre le operazioni di attracco e la navigazione sono stati sei uomini di Guardia Costiera e Capitaneria di Porto, saliti a bordo del natante a circa tre miglia dalla costa di Santa Maria di Leuca: "E' stata evitata una tragedia – ha dichiarato il portavoce della Guardia Costiera, Filippo Marini – . La nave era stata abbandonata, con il motore bloccato a velocità di 6 nodi e diretta verso le coste italiane. Si è rischiata la collisione della nave sulla costa che avrebbe potuto causare la morte tra le persone a bordo e un grave danno ambientale. Le operazioni di soccorso – ha aggiunto l'uomo – sono state molto difficili e complicate a causa delle pessime condizioni del tempo. E' stata una lotta contro il tempo. Una volta sulla nave, i militari hanno preso in mano la situazione, cambiato la rotta della nave e riusciti a sbloccare il motore l'hanno portata nel porto di Gallipoli assicurando lo sbarco e la salvezza dei numerosi immigrati".

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