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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Sarah Scazzi: ecco le foto scattate sul pozzo dell’orrore

Diffuse in queste ore le immagini del pozzo di Contrada Mosca, dove fu ritrovato lo scorso gennaio, il cadavere della quindicenne di Avetrana. Le fotografie saranno proiettate al Tribunale di Taranto.
A cura di Daniela Caruso
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Ritrovamento cadavere Sarah Scazzi al Pozzo di Contrada Mosca
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A un anno di distanza dal ritrovamento, sono state diffuse le foto scattate sul pozzo dove fu rinvenuto il corpo della piccola Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana. Le immagini del pozzo di Contrada Mosca, saranno portate nell’Aula Alessandrini della Corte d’Assise di Taranto. Le fotografie, che potete osservare in gallery, sono state scattate tra le 22,45 del 6 ottobre 2010 e le 10 del giorno 7. Mariano Buccoliero, il pubblico ministero che ha interrogato per primo Michele Misseri, indica ai suoi uomini il punto preciso dal quale bisogna iniziare a scavare, in base anche alle rivelazioni del contadino di Avetrana. I carabinieri, dunque, iniziano a scavare nel terriccio fangoso e umido, strappando le erbacce circostanti per poter accedere alla bocca del pozzo.

L’antro è molto stretto e buio e i badili scavano per allargarne l’apertura. Nonostante la strettezza, il corpo di Sarah è riuscito a passarvi, poiché molto magro ed esile. Grazie all’azione dell’escavatore meccanico, viene smantellata la cisterna ed emergere il cadavere della giovane, sottoposto per mesi ad intemperie e umidità che l’hanno portato, in poco tempo, a decomporsi. Per l’omicidio della piccola Sarah restano in carcere la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

Michele Misseri è tornato in libertà lo scorso maggio: contro l’uomo non sono mancati atti di vandalismo e di intimidazione: qualche giorno fa, prima dell’arrivo del nuovo anno, il portone del garage di casa Misseri è stato violato e, all’interno, lo stesso contadino ha ritrovato un pneumatico di automobile, forse lanciato nella struttura per incendiarla. Michele Misseri ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Avetrana.

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