Santi subito: i 21 copti uccisi dall’Isis già riconosciuti martiri dalla chiesa ortodossa
Santi subito: sono stati già canonizzati dalla chiesa copta ortodossa come martiri i 21 egiziani uccisi dall’Isis in Libia. Il patriarca Tawadros II ha, infatti, annunciato che i nomi degli uomini decapitati dai jihadisti sono stati già inseriti nel “Sinassario”, il loro speciale elenco dei santi. Il martirio dei fedeli, che poco prima di morire hanno invocato il nome di Gesù Cristo, sarà ufficialmente ricordato ogni 15 febbraio, data in cui cade anche la festa della presentazione di Gesù al tempio. “Icone, manoscritti e storici ci hanno testimoniato le gesta dei martiri fin dall’alba del cristianesimo ma questo è il più grande caso di martirio cristiano del nostro tempo”, ha dichiarato in un’intervista al sito cattolico Tempi Anba Macarius, vescovo copto-ortodosso di Minya, il governatorato egiziano da cui proveniva la maggior parte dei 21 cristiani sgozzati nelle scorse settimane. Lo stesso papa Francesco, negli scorsi giorni, ha riconosciuto che i 21 copti sono stati uccisi in odio al cristianesimo e che, per questo, è giusto definirli “martiri”, parola greca che significa “testimoni”. Testimoni della loro fede, appunto.
I ventuno copti sono stati rapiti nei primi giorni dello scorso mese di gennaio a Sirte e giustiziati, presumibilmente, a stretto giro. La scorsa settimana avevano destato orrore in tutto il mondo le immagini, diffuse dall’Isis, del loro sgozzamento. Intanto, dopo la condanna pubblica, il presidente egiziano Al-Sisi ha garantito che i parenti delle vittime, una delle quali non è stata ancora identificata con un nome e cognome, riceveranno una pensione mensile di 1.500 sterline egiziane, in un Paese in cui il salario minimo è di 1.200 sterline.
