San Valentino: a Verona gli innamorati riscrivono il manoscritto di Romeo e Giulietta
San Valentino è nell'aria, e la città simbolo dell'amore si prepara a celebrare gli innamorati e il suo cantore per eccellenza, Shakespeare: Verona, dove nasce e muore il mito di Romeo e Giulietta, ha scelto di celebrare la ricorrenza in modo speciale, in occasione del 400esimo anniversario della morte del Bardo. Un doppio evento: sabato 13 febbraio verranno premiate le tre lettere d'amore più belle spedite a Giulietta, mentre da domenica 14 febbraio tutta la cittadinanza sarà invitata a riscrivere a mano l'opera completa di Shakespeare, ricreando così un "manoscritto" molto particolare.
Due eventi dedicati alla storia di Romeo e Giulietta, che negli anni ha reso la città di Verona con il suo balcone uno dei simboli assoluti dell'amore: a lavorare incessantemente per mantenere la storia viva l'associazione il Club di Giulietta, che da decenni cura i rapporti tra la figura leggendaria di Giulietta e le decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo che tra lettere, biglietti messaggi sul web inviano ogni anno circa 50 mila comunicazioni. "Giulietta" è divenuta nel tempo la depositaria di speranze, sentimenti e sogni che accomunano persone di ogni provenienza, e molti volontari, alcuni perfino in arrivo dall'estero per brevi periodi di "stage", leggono pazientemente, catalogano, e rispondono a tutti quelli che hanno indicato un mittente con consigli d'amore, incoraggiamenti e comprensione.
Il manoscritto di Shakespeare
Il Club di Giulietta, in collaborazione con il Comune di Verona e la Biblioteca Civica e con il patrocinio dell'Unesco e della Provincia di Verona ha ideato un evento unico nel suo genere per celebrare il 400° anniversario della scomparsa dello scrittore: la copiatura a mano dell'intero testo di Romeo e Giulietta che sarà realizzato, proprio come ai tempi di Shakespeare, a penna e calamaio. La Biblioteca Civica di Verona e il Club di Giulietta metteranno a disposizione delle apposite postazioni di scrittura, e i fogli manoscritti, rilegati alla maniera antica, formeranno un prezioso volume che sarà presentato ufficialmente il 23 aprile 2016, anniversario della scomparsa di Shakespeare e Giornata Mondiale del Libro indetta dall’UNESCO. Il manoscritto sarà poi conservato ed esposto in un luogo significativo della città di Verona.
Presso la Casa di Giulietta, domenica 14 febbraio, alle ore 11, il sindaco di Verona scriverà il primo verso dell’opera: l'attività proseguirà poi nelle settimane successive riga per riga, capitolo per capitolo, attraverso le varie calligrafie dei partecipanti, fino al completamento dell’intero testo, sia in lingua italiana sia nella versione originale inglese.
“Cara Giulietta…”
"L'amore ti porta in luoghi in cui non avresti mai pensato di poter andare": il 13 febbraio invece verranno premiate le tre lettere più belle inviate a Giulietta, e sono noti già i nomi dei vincitori: Iva Crnaric, Pietro Beneventi e Yanira Enid Sanchez Opio. Iva vive e lavora come medico a Zagabria, e nella sua lettera ha raccontato una storia d'amore vissuta intensamente tra impeto e timore, sogno e realtà: "Non sapevo cosa mi stava accadendo, ma la mia anima si sentiva finalmente a casa, ogni cosa iniziava ad avere senso".
Parole di speranza, di attesa e a volte anche di delusione, come quelle di Pietro: "L'amore è un sentimento che ci unisce tutti quanti e ci fa sentire capaci di affrontare tante cose per la persona amata. Ma a me faccio una domanda: con tutto l'amore, il sacrificio, la dedizione e dopo aver combattuto come un cavaliere davanti ai problemi, Pietro, ma quanto amore incompreso c'era dentro al tuo cuore?".
Dopo essersi sposata, Yanira è andata a Verona per raccontare la sua storia: "Cara Giulietta, a distanza di una sola settimana dalle nozze col mio adorato Elliot, torno nuovamente da te per ringraziarti per la risposta alla mia lettera, uno dei segni del destino per capire che lui era l'amore della mia vita. Sono sempre stata innamorata dell'Amore e, anche se ho sperimentato delusioni e infedeltà, niente mi ha mai tolto la speranza che sarebbe arrivato l'uomo giusto".
