San Marino: scopre compagno suicida, ruba pistola agli agenti e si spara
Terribile tragedia familiare nella tarda mattinata di venerdì a Castello di Domagnano, a San Marino. Una donna non ha retto alla vista del compagno morto suicida e, dopo aver chiamato i soccorsi e le forze dell'ordine, si è sparata a sua volta davanti a i soccorritori rubando una pistola in dotazione ad uno degli agenti che erano accorsi sul posto. Il sanguinoso episodio è avvenuto intorno alle 12 nel capannone della ditta dove l'uomo lavorata e non nell'appartamento come appreso in un primo momento
Tutto si è svolto in pochi attimi senza che i presenti potessero fare nulla per la donna. Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti locali, la donna, un'italiana residente in Valmarecchia ma commerciante a San Marino, si era ritrovata improvvisamente davanti alla macabra scena del compagno 60enne che si era impiccato nel suo laboratorio di falegnameria. Disperata, aveva chiesto aiuto ai soccorsi medici con una chiamata si servizi di emergenza e sul posto erano accorsi ambulanza e una pattuglia di forze dell'ordine.
Quando i medici hanno constatato che per l'uomo non c'era più niente da fare decretando la sua morte, la 48enne però non ha retto: approfittando della distrazione dei militari delle Guardie di Rocca sammarinesi, ha strappato la pistola di ordinanza dalla fondina di uno di loro e si è sparata un colpo al cuore. Secondo alcuni testimoni, tra la donna e la guardia vi sarebbe stata una breve colluttazione prima dello sparo. Sulla dinamica esatta dell'accaduto indagano ora la gendarmeria e il tribunale sammarinese. Sul posto è intervenuto per il sopralluogo il commissario di turno che dovrà verificare tra l'altro se la pistola del militare avesse o meno la sicura.