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San Giorgio Albanese, il paese senza acqua da due mesi: cittadini esasperati

Emergenza idrica senza precedenti nel comune calabrese. Residenti ormai rassegnati e turisti costretti a fare i bagagli vista la congiuntura. E l’amministrazione comunale e la società che gestisce gli acquedotti pubblici si rimpallano le accuse.
A cura di Biagio Chiariello
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Un’intera estate senza l’acqua. San Giorgio Albanese, in provincia di Cosenza, vive una situazione drammatica senza precedenti. Un’emergenza idrica che si protrae da oltre due mesi per tutto l’arco della giornata: dai rubinetti di casa scorre un filo d’acqua per alcune ore solo la mattina. Poi più nulla. Una congiuntura che pesa non solo sui residenti, ormai esasperati e rassegnati: diverse famiglie tornate nel Paese natio per trascorre un breve periodo di vacanza sono state costrette a fare i bagagli. Altre famiglie hanno preferito non mettere neanche piede a San Giorgio, dopo essere stato avvisate delle criticità dai parenti. Lo stesso dicasi per i turisti che avevano affittato appartamenti e case in Paese: vista la grave emergenza, hanno preferito rinunciare alla vacanza.

Ma di chi è la colpa? Indubbiamente il caldo di questa rovente estate ha contribuito non poco. Ma, come evidenzia Il Coriglianese, di fronte ad una situazione analoga, l’amministrazione avrebbe sottovalutato il problema (“non si è dotata in tempo di un pozzo da dove attingere il prezioso liquido in questi periodi di annunciata crisi idrica”) per poi scaricare le colpa sulla Sorical, la società regionale che gestisce gli acquedotti pubblici. E quest’ultima replica prontamente alle accuse: “Gli sforzi che la Sorical sta facendo per garantire l’acqua potabile ai Comuni serviti dell’acquedotto Pantanelle sul Tirreno Cosentino, rischia di essere vanificato per l’assoluta incapacità di alcune strutture comunali a gestire le regolazioni idrauliche a valle dei serbatoi” si legge in una nota ufficiale. Va detto che nei comuni del circondario (Acri, Vaccarizzo Albanese, San Demetrio Corone, per dirne alcuni) la situazione sarebbe comunque migliore rispetto a San Giorgio. Dopo le proteste della gente, il Comune ha cercato di correre ai ripari con la trivellazione di un pozzo. Ma non è noto lo stato di avanzamento dei lavori.

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