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S&P: “L’Italia accelera”. Borsa di Milano chiude a +2,75: è la migliore in Europa

Lo scrive l’agenzia di rating in un report sul sistema bancario. La crescita dell’Italia “guadagnerà slancio nel 2016”. E intanto Piazza Affari brinda. Volano Bpm e Banco Popolare in scia delle voci di fusione.
A cura di Biagio Chiariello
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Per Standard & Poor's la crescita dell'Italia "guadagnerà slancio nel 2016". La principale della agenzie di rating lo scrive in un report sul sistema bancario italiano. Gli esperti economisti ritengono che il Pil crescerà in termini reali dell'1,3% nel 2016 e dell'1,4% nel 2017. "Una economia più forte va a vantaggio del sistema bancario italiano, soprattutto in termini di qualità del credito e della redditività", scrive S&P, pur precisando che " le performance operative resteranno moderate”. Secondo l’agenzia di rating sono tre le ‘debolezze’ che si presentano per le banche italiane: “Hanno accumulato un grosso stock di crediti deteriorati; Soffrono di rigidità strutturali e scarsa efficienza; Sono molto frammentate e quindi in difficoltà nel conseguire economie di scala”. Con la riforma delle popolari, è in arrivo secondo S&P una fase di “consolidamento fra banche regionali e locali” e nel 2016 le autorità dovrebbero riuscire a vendere le quattro "good bank". Standard & Poor's evidenzia che l'intesa tra il governo italiano e l’UE per risolvere il problema dei crediti in sofferenza nei portafogli delle banche offre delle "opportunità" ma non sarà una "cura istantanea" per il sistema bancario del Paese. L’agenzia ha sottolineato che gli istituti italiani "non si riprenderanno presto dalla recessione". "Le misure recentemente lanciate dal governo italiano per favorire una soluzione per gli asset problematici – si legge nello studio di S&P – sebbene siano positive, difficilmente innescheranno una forte accelerazione nella pulizia dei bilanci".

Borsa Milano chiude in forte rialzo

Nel frattempo, dopo il pesante tonfo di ieri la Borsa di Milano ha chiuso oggi in forte rialzo. Il FTSE MIB ha guadagnato il 2,6% a 18.657,29 punti. All Share +2,46%. Bpm e Banco Popolare in crescita rispettivamente del 7,44 e del 9,23 per cento sulle aspettative di un’intesa tra i due istituti. Unicredit +0,68%, Intesa Sanpaolo +4,14%, Mediobanca +4,03%, Mps, in una seduta particolarmente volatile, ha chiuso con un +1,22%. Tra gli altri finanziari, in evidenza all'indomani del proprio cda il titolo Telecom con un +4,61%. Positivi anche gli energetici con Enel a +2,61%, Eni +0,84% e Saipem a +0,71%.

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