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Salvini: “Il ministro Kyenge lavora contro gli italiani”

Il segretario della Lega Nord torna a parlare del ministro dell’Integrazione : “Si occupa solo di stranieri con battaglie come quella di riservare loro una quota di posti lavoro”.
A cura di Susanna Picone
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Proseguono gli attacchi della Lega Nord nei confronti del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. Dopo la polemica relativa alla pubblicazione da parte de La Padania degli appuntamenti del ministro, diversi leghisti hanno difeso il quotidiano e fatto riferimento al proprio diritto di contestazione. Anche il segretario della Lega Nord Matteo Salvini è tornato sul caso rilanciando la propria battaglia contro il ministro Kyenge. “L’intenzione della Lega è dire che c’è qualcuno che lavora contro i disoccupati italiani, contro gli esodati italiani, contro i cassintegrati italiani che le pagano lo stipendio”, così il leghista intervenendo nel corso de “La Telefonata” con Maurizio Belpietro. “E questo sarebbe razzismo?”, ha chiesto Salvini, che ha appunto confermato l’intenzione di proseguire la contestazione nei confronti delle iniziative del ministro "che si occupa solo di stranieri”.

No all’abolizione del reato di clandestinità – Parlando del reato di immigrazione clandestina Salvini ha sostenuto che cancellarlo “spalancherebbe ulteriormente le porte dell’Italia”. “Non sta funzionando? È la legge che non è applicata – ha detto il segretario della Lega -. È un reato che in tutto il mondo civile c'è e funziona. Qui i cavilli dei magistrati….”. A questo proposito, Salvini ha detto di essere dispiaciuto per le decisioni prese dai grillini. Anche in merito all’ipotesi di chiudere i Cie, Salvini ha ribadito che la Lega è contraria: “Ci sono in tutto il mondo. Se qualcuno arriva a casa mia voglio sapere chi è e cosa è venuto a fare. In Australia i clandestini sono trattenuti a tempo indeterminato nei centri di accoglienza finché non dicono chi sono, da dove sono venuti e per fare cosa”.

L’incontro con Le Pen – Salvini ha respinto anche le critiche per i contatti con il Front national di Marine Le Pen: “Secondo i sondaggi – ha spiegato il segretario leghista- è il primo partito in Francia, un francese su tre lo voterebbe per la sua politica sull'Ue, è contro l'euro ma quando tocchi l'euro muori. Anche noi siamo convinti che fuori dall'euro vi sia il rilancio del nostro lavoro e della nostra economia. E noi saremmo il nuovo Ku Klux Klan perchè facciamo una battaglia per un'Europa diversa? È preoccupante, come quando si chiede di mettere fuori legge un partito e sequestrare un giornale, perché così è a rischio la democrazia”.

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