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Salvini contestato anche a Pesaro con uova e pomodori marci

Il leader della Lega è stato accolto ieri a Pesaro da un fitto lancio di uova.
A cura di D. F.
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Come due settimane fa il ritorno di Matteo Salvini nelle Marche è stato contraddistinto da una vivace contestazione . Ieri il segretario della Lega è stato accolto da un fitto lancio di uova marce ed ortaggi da parte di una quarantina di attivisti di partiti di sinistra, centri sociali e collettivi studenteschi, che hanno coperto di grida e insulti il suo comizio – durato pochi minuti – intonando slogan contro i "fascisti e i razzisti". Il leader del carroccio è stato protetto dal consueto imponente schieramento di forze dell'ordine in assetto antisommossa, che non sono dovute comunque intervenire per contenere i contestatori: al termine del suo breve comizio – tenuto sul cassone di un camioncino – Salvini è ripartito alla volta dell'Abbadia di Fistra, vicino Macerata.

Il segretario della Lega Nord ha per la terza volta in un mese raggiunto le Marche per sostenere la candidatura alla presidenza della Regione di Francesco Acquaroli. Due settimane fa Salvini era stato ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, dove 200 persone gli avevano impedito di parlare coprendo la sua voce con megafoni e trombe da stadio. Successivamente aveva raggiunto Porto San Giorgio e Senigallia, dove era stato invece raggiunto dal lancio di uova. Prima ancora, quasi un mese fa, erano invece stati gli immigrati che vivono all'Hotel House di Porto Recanati a impedirgli di tenere il suo comizio. Salvini aveva minacciato ripetutamente l'uso delle ruspe, ma era stato a sua volta "sgomberato" da un nutrito gruppo di nordafricani.

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