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Salvini apre a Berlusconi: “Alleanza Lega – Forza Italia per mandare a casa Renzi”

Il leader della Lega Nord è convinto che nel 2016 si tornerà alle urne e che solo con un’alleanza tra Lega e Forza Italia sarà possibile battere Renzi.
A cura di Davide Falcioni
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Una coalizione forte di centrodestra per mandare a casa Renzi. E' l'auspicio espresso, in un'intervista a Panorama, dal leader leghista Matteo Salvini che, in vacanza a Bormio, corregge leggermente il tiro rispetto agli ultimi mesi e "rispolvera" un vecchio alleato, Silvio Berlusconi. Un ticket tra il fondatore di Forza Italia e il capo del Carroccio metterebbe in serie difficoltà il centrosinistra: "Sarebbe la soluzione migliore. La sua esperienza per me sarebbe molto utile". Secondo Salvini "se non si inventano il quarto esecutivo non eletto, l’anno prossimo si vota. Il Pd, dopo la caduta del governo, sarà in macerie". Per questo "non possiamo più fare errori: serve l’unità del centrodestra". Un auspicio che Forza Italia aspettava da tempo.

Certo, le differenze tra Forza Italia e Lega non sono ancora state colmate, in primis la posizione sul candidato premier. Salvini, infatti, ritiene che debbano essere i cittadini ad esprimersi con le primarie di coalizione; soluzione che però non ha mai convinto del tutto Silvio Berlusconi, convinto che la strada migliore sia che decidano i gruppi dirigenti dei partiti. Naturalmente il nodo del candidato primo ministro non è l'unico: Salvini ricorda che "bisogna essere d’accordo su che cosa fare. Dato che otto su dieci delle leggi che fregano gli italiani vengono da Bruxelles, è evidente che Forza Italia dovrà fare una riflessione sulla sua posizione a Bruxelles". L'opinione del leghista è chiara: o Berlusconi accetta di cavalcare la battaglia contro questa Unione Europea, oppure ogni alleanza sarà impossibile. "Io non posso, davvero non posso essere quello che fa l’accordo con chi a Bruxelles di fatto sostiene Angela Merkel".

In realtà i presupposto per una grande alleanza di centrodestra capace di impensierire Renzi ci sarebbero già tutti, e da tempo: "Il programma della coalizione è ormai condiviso al 90 per cento. Con Silvio Berlusconi ne abbiamo già discusso più volte. Niente promesse mirabolanti, ma sei punti concreti: flat-tax, abolizione degli studi di settore, via la legge Fornero, lotta all’immigrazione, famiglia tradizionale con apertura alle unioni civili. Solo sull’Europa dobbiamo accordarci". Lo scoglio però potrebbe essere superato, soprattutto se – come sembra – anche tra la base leghista la priorità è quella di provare a "mandare a casa" il Presidente del Consiglio: L’ultimo sondaggio – dice Salvini – l’ho fatto a Ferragosto, alla festa della Lega di Ponte di Legno. Ho chiesto: “Se si votasse domani mattina, vorreste andare da soli oppure in coalizione?”. La metà era favorevole a un accordo".

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