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Salvatore Ligresti torna libero, scatta l’obbligo di firma

Salvatore Ligresti si trovava ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo Fonsai il cui processo si è aperto pochi giorni fa.
A cura di A. P.
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Dopo la figlia Giulia, che ha patteggiato una condanna a 2 anni e 8 mesi, anche Salvatore Ligresti è tornato in libertà. Il patron della famiglia Ligresti si trovava agli arresti domiciliari dal luglio scorso quando erano scattate le manette per tutti i membri della famiglia implicati nell'affare FonSai. A disporre la revoca dei domiciliari per Salvatore Ligresti sono stati i giudici del Tribunale di Torino su richiesta dei legali della difesa dopo l'apertura, il 4 dicembre scorso, del processo in cui è imputato con l'accusa di falso in bilancio aggravato, manipolazione del mercato e aggiotaggio. Nello stesso provvedimento il Tribunale del capoluogo piemontese ha revocato i domiciliari anche ai due ex manager Fonsai imputati nello stesso processo, Fausto Marchionni e Antonio Talarico, rispettivamente ex amministratore delegato ed ex vice presidente di Fondiaria-Sai. Come riferiscono fonti legali della difesa, per i due ex manager e per l'imprenditore Salvatore Ligresti i giudici hanno disposto l'obbligo di firma in caserma per tre volte a settimana. Rimane agli arresti domiciliari invece un altro dirigente Fonsai imputato nello stesso processo, Emanuele Erbetta.

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