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Salvare la Biblioteca dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici: le proposte dal Parlamento (VIDEO)

I trecentomila volumi sfrattati dai locali dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici per essere rinchiusi in un capannone di Casoria. Parlamentari dei principali schieramenti politici sono intervenuti all’assemblea sul futuro della Biblioteca.
A cura di Alessio Viscardi
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parlamentari per marotta

Parlamentari, consiglieri regionali e rappresentanti istituzionali riuniti a Palazzo Serra di Cassano per discutere del destino della biblioteca di oltre 300 mila volumi, oggi relegata in capannoni di Casoria -paese in provincia di Napoli- a causa dell'impossibilità per l'avvocato Gerardo Marotta, presidente dell'Istituto, di far fronte alle spese di fitto a causa dei tagli ai fondi governativi. Marotta utilizza un tono biblico con la stampa accorsa dopo che il servizio di fanpage.it ha fatto il giro del web mobilitando centinaia di cittadini. "Siamo di fronte alla fine della civiltà – afferma l'illustre presidente – Come scriveva Benedetto Croce, quando si assaltano le biblioteche, siamo giunti alla fine della vita civile". Una stoccata anche per quella "Napoli cattiva" che da sempre cerca di ostacolare la vita dell'Istituto: "Questo è un dramma e c'è una Napoli cattiva che farebbe anche gli straordinari per distruggere questa biblioteca".

Ritorna in auge la critica alla delibera regionale che individua la biblioteca per l'Istituto, notizia che fanpage.it aveva già dato in esclusiva nell'ambito di un'inchiesta sulle biblioteche dimenticate di Napoli e ripetuta dallo stesso Marotta nel corso di un sit-in di protesta ai piedi di Palazzo Serra di Cassano: "Se la Regione non capisce e vuole collocare in quella sede solo libri di Burraco e di altre cose inutili, vuol dire che dobbiamo trovarci un'altra sede". Più pragmatiche le proposte giunte dai parlamentari presenti all'Istituto. Prima tra tutte, la necessità di una legge nazionale per la tutela dell'Istituto Italiano di Studi Filosofici e della sua biblioteca.

"Se non dovessero esserci i tempi tecnici per una legge ad hoc -ribadisce la senatrice PD Teresa Armato– si potrebbe inserire un comma nel primo dispositivo legislativo arrivi in Parlamento per la discussione, che garantisca un finanziamento all'Istituto. Spiega il presidente dell'Anci Campania, Nino Daniele: "Una legge nazionale garantirebbe all'Istituto anche in termini di contributi economici certi e costanti. C'è poi, la modifica della delibera regionale. Quello che chiediamo è che questa delibera venga corretta visto che contiene un errore. La sede individuata in piazza Santa Maria degli Angeli, in virtù di tale delibera, dovrebbe ospitare l'archivio, vale a dire i libri della Regione. Questo leverebbe spazio ai volumi della biblioteca dell'Istituto e non garantirebbe, anche dal punto di vista culturale, una unità".

I parlamentari presenti -Teresa Armato, Pino Ossorio, Annamaria Carloni, Giuseppe Scalera e Franco Barbato- richiedono un tavolo istituzionale, mentre il deputato Idv si spinge anche oltre: "Tutti i parlamentari della Campania dovrebbero donare mille euro al mese per la sua salvaguardia".

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