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Russiagate: avvocatessa russa promise a Trump Jr un dossier su Clinton

Donald Jr ha ammesso di aver incontrato la donna nota per i rapporti col Cremlino perché prometteva dossier sulla rivale del padre alla Casa Bianca, spiegando però che in realtà poi non avrebbe fornito dettagli né informazioni di sostanza.
A cura di Antonio Palma
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Il figlio maggiore del presidente Usa Donald Trump, Donald Jr., durante la campagna presidenziale del padre avrebbe incontrato un'avvocatessa russa legata al Cremlino per ricevere un presunto dossier che gli era stato promesso su Hillary Clinton, sfidante di Trump per la Casa Bianca. È il nuovo particolare che emerge dall'ormai sempre più intricata vicenda del Russiagate, lo scandalo su cui sta indagando da mesi l'Fbi per una presunta interferenza della Russia nell’ultima campagna elettorale allo scopo di favorire Donald Trump

A raccontarlo è ancora una volta il New York Times, dopo aver rivelato sabato scorso dell'incontro avvenuto il 9 giugno 2016 tra Donald Trump Jr e Natalia Veselnitskaya. La notizia questa volta però è stata confermata dallo stesso Donald Trump Jr, che ha così smentito le sue precedenti versioni ma dicendo comunque di non aver fatto niente di male. L’incontro sarebbe avvenuto alla Trump Tower di New York e vi avrebbero preso parte olter a Trump Jr e a Natalia Veselnitskaya, avvocatessa nota per i legami diretti con il Cremlino, anche il responsabile della campagna elettorale di Trump, Paul J. Manafort, e il genero del presidente, Jared Kushner

Secondo il quotidiano americano, che cita tre consiglieri della Casa Bianca e altre due fonti al corrente dei fatti, non è chiaro se l’avvocato russo abbia realmente consegnato le informazioni su Clinton. Donald Jr. dal suo canto ha spiegato che non ricevette alcuna "informazione significativa". "Dopo lo scambio di alcuni convenevoli, la donna sostenne che aveva informazioni sul fatto che individui collegati alla Russia finanziavano il Comitato Nazionale Democratico e sostenevano la Clinton", ha detto Donald Jr. in una nota fatta avere al quotidiano americano dopo lo scoop. "Le sue affermazioni erano vaghe, ambigue e prive di senso. Non furono forniti né offerti dettagli né informazioni di sostanza. Fu subito chiaro che non aveva informazioni significative" ha aggiunto il figlio di Trump.

Gli avvocato del Presidente Usa hanno tenuto a precisare che Donald Trump "non era al corrente e non partecipò all'incontro",mentre l'avvocatessa ha diffuso una nota per spigare che nell'incontro non "non fu discusso nulla della campagna presidenziale" americana, di non aver mai agito per conto del governo russo, ne' di aver mai parlato di tali questioni "con nessun rappresentante del governo russo".

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