Ruby ter, il processo a Berlusconi viene spezzettato in 7 tribunali

Il processo Ruby ter, che vede come imputati Silvio Berlusconi e altre trenta persone, è stato spezzettato in sette parti. Così ha deciso il gup di Milano, Laura Marchiondelli, che ha accolto le istanze delle difese. La nuova "geografia" del procedimenti, quindi, sarà questa: a Milano restano l'ex premier e altri ventidue imputati accusati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza; mentre alle procure di Monza, Treviso, Pescara, Roma, Torino e Siena saranno decise le sorti del cantante Mariano Apicella, del piantista Danilo Mariani e di cinque ospiti del "bunga bunga" (Miriam Loddo, Giovanna Rigato, Elisa Toti, Aris Espinosa, Roberta Bonosia), insieme, per ogni singolo episodio, alla posizione di Berlusconi. Della Loddo si deciderà a Pescara, a Siena di Mariani, a Treviso di Rigato, a Monza di Toti ed Espinosa, a Roma di Apicella e a Torino di Bonosia.

Nelle sei città che vanno ad aggiungersi a Milano, il procedimento ripartirà dalle indagini preliminari: le procure, quindi dovranno riprocedere con la richiesta di rinvio a giudizio. "Mi toccherà assumere nuovi giovani praticanti avvocati. Ho una certa età per girare l'Italia…", ha commentato uno degli avvocati dell'ex premier, Franco Coppi, secondo cui, comunque, "la decisione del giudice va rispettata e non discussa". Erano stati i difensori di Berlusconi ad avanzare la questione della competenza territoriale. Richiesta cui si erano associate anche le difese degli altri imputati. Diversa, invece, la posizione dei pm, che avevano chiesto che tutto il procedimento restasse a Milano.