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Ruby ter, i pm chiedono l’archiviazione per Ghedini, Longo e altri undici

Per altre 32 persone, tra cui Silvio Berlusconi Karima El Mahroug, si va invece verso la richiesta di rinvio a giudizio.
A cura di Antonio Palma
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I pm della Procura di Milano hanno chiesto di archiviare i fascicoli relativi alla posizione di tredici persone imputate nell'ambito dell'inchiesta Ruby Ter. Tra di loro figurano gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, storici legali di Silvio Berlusconi. L'accusa per loro era di concorso in corruzione in atti giudiziari per le note vicende delle testimonianze durante i processi a carico dell'ex Premier a parte delle giovani ragazze che partecipavano alle cene di Arcore. Richiesta di archiviazione anche per l'europarlamentare di Forza italia Licia Ronzulli, suo marito, il caposcorta dell'ex premier, Giuseppe Estorelli, l'ex consigliere di Silvio Berlusconi, Valentino Valentini e il padre di Karima El Mahroug. La decisione del resto era già nell'area dopo che le loro posizioni erano state stralciate dall'inchiesta principale. Sulla richiesta di archiviazione ora dovrà decidere nelle prossime settimane il giudice per le udienze preliminari Stefania Donadeo.

Per altre 32 posizioni si va invece verso la richiesta di rinvio a giudizio, tra cui lo stesso Silvio Berlusconi, Ruby Karima El Mahroug e una ventina di cosiddette «olgettine». La stessa sorte dovrebbe toccare anche alla senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi, al cantante Mariano Apicella, al giornalista Carlo Rossella e al funzionario di polizia Giorgia Iafrate. Le accuse nei confronti di questi vanno a vario titolo dalla corruzione in atti giudiziari, alla falsa testimonianza alla rivelazione di segreto d'ufficio. Secondo l'accusa l’ex cavaliere avrebbe "corrotto" le ragazze versando più di dieci milioni di euro in cambio del loro silenzio sulle serate ad Arcore oggetto degli altri processi Ruby e Ruby bis e concordando con loro le testimonianze in riunioni apposite prima delle udienze. La parte più consistente del denaro, circa sette milioni di euro, secondo i pm milanesi sarebbe andata proprio a Karima el Mahroug.

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