Ruby Ter: gip chiede al Parlamento autorizzazione a usare intercettazioni di Berlusconi

Il gip di Milano Stefania Donadeo, accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri, ha chiesto al Parlamento l'autorizzazione all'utilizzo di 11 intercettazioni tra Silvio Berlusconi e due giovani ospiti di Arcore nel procedimento cosiddetto ‘Ruby ter'.

Nei giorni scorsi si era svolta un'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Donadeo, chiamata a stabilire se spedire al Parlamento  la richiesta di autorizzazione all’utilizzo di 11 telefonate come atti dell’indagine, come richiesto da Pietro Forno, procuratore aggiunto, e dai pubblici ministeri Luca Gaglio e Tiziana Siciliano. Le intercettazioni riguardano l'ex Presidente del Consiglio e Iris Berardi e Barbara Guerra, due “olgettine” che hanno preso parte alle serate di Arcore. I files risalgono al 2012-2013, quando il capo di Forza Italia era ancora senatore: le intercettazioni sono state realizzate in un’altra indagine con al centro una presunta truffa su finanziamenti pubblici ai danni di un imprenditore, coordinata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano e poi archiviata.

In quelle telefonate le due ragazze – entrambe  accusate di corruzione in atti giudiziari come il leader di FI – avrebbero chiesto denaro e utilità in cambio di un loro comportamento processuale favorevole. Le intercettazioni erano state recuperate dagli inquirenti ed inserite nel fascicolo “Ruby ter”. Si tratta di ascolti cosiddetti “indiretti” in cui l'ex Presidente del Consiglio non era intercettato direttamente, ma gli obiettivi erano le due giovani e ambiziose olgettine. Oggi il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri disponendo l’invio degli atti delle intercettazioni al Parlamento che prossimamente sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione all’utilizzo nel procedimento.