Rubano bottiglie di vino al ristorante e chiedono un riscatto, tre arresti in Sicilia
Avevano pensato di mettere in pratica un classico "cavallo di ritorno" dopo un furto ben riuscito ma questa volta non si trattava di auto o mezzi ma addirittura di bottiglie di vino. È quanto accaduto in Sicilia dove un gruppo di ladri si è impossessato di alcune bottiglie di vino pregiato in un noto ristorante di Taormina chiedendo un cospicuo riscatto per riaverle indietro. Il tentativo però gli è costato caro perché in questo modo, dopo la denuncia del proprietario del locale, i carabinieri sono riusciti a identificarli e arrestarli.
I militari della compagnia di Taormina in collaborazione con quelli di Paternò sono entrati in azione alle prime luci dell’alba di mercoledì a Biancavilla e Adrano, sempre nella città metropolitana di Catania, eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone. Destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, alcuni in carcere e altri agli arresti domiciliari, emesse dal Gip di Messina su richiesta della Procura peloritana, sono tre uomini: un 39enne residente ad Adrano che è finito nel carcere catanese di Piazza Lanza, e un 48enne e un 25enne residente a Biancavilla, entrambi ai domiciliari.
L'operazione, denominata “Tiramisù”, nasce nel maggio 2016 quando i soggetti con un colpo premeditato hanno fato irruzione nella cantina del locale mettendo fuori uso l’allarme e il sistema di videosorveglianza interno ed esterno e impossessandosi di circa 200 bottiglie di vini pregiati per un valore commerciale di circa 40mila euro. Poi il ricatto con i ladri che avevano chiesto un riscatto minacciando, in caso contrario, la distruzione dell'intera refurtiva. Il proprietario però ha deciso di denunciare il tutto portando presto all’individuazione dei tre soggetti arrestati.