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Ruba furgone con 4 milioni d’oro: 4 anni e mezzo al vigilante, ma il carico è sparito

Antonio Di Stazio lo scorso luglio era sparito col mezzo della Securpol carico d’oro nella zona dell’Aretino. Dopo una settimana si era costituito, ma del bottino non se n’è saputo più nulla. Oggi è arrivata la condanna.
A cura di Biagio Chiariello
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Condannato a quattro anni e mezzo.  E' la pena che il Gip ha stabilito nei confronti di Antonio Di Stazio, il vigilante che a luglio dello scorso anno era sparito con un furgone della Securpol carico d'oro. L’uomo è stato anche condannato a risarcire il danno, con una provvisionale di 450 mila euro. Il metallo prezioso non era mai stato ritrovato nonostante il ritorno ad Arezzo della guardia giurata dopo una settimana in cui era sparito. L’uomo, peraltro, non ha voluto fornire particolare su questo mistero neppure nella memoria consegnata in aula dal difensori. A Di Stazio, per adesso, sono stati confiscati i 1.900 euro che gli furono trovati al momento dell'arresto. Il giudice ha riconosciuto l'azione dell'ex vigilante come furto pluriaggravato e non come appropriazione indebita con le aggravanti di danno ingente, abuso della prestazione d'opera, destrezza e possesso dell'arma. Gli avvocati difensori Daniela Paccoi e Marco Treggi hanno annunciato che ricorreranno in appello: il loro cliente resta in carcere a Perugia.

I fatti risalgono al pomeriggio dell’11 luglio 2016. Il furgone della Securpol con Di Stazio e un altro vigilante sta facendo un giro tra le aziende orafe del distretto aretino. Ad un certo punto il collega scende di fronte ad una ditta di Badia al Pino: al ritorno il mezzo è sparito. Viene ritrovato in una piazzola a margine dell’area di servizio nelle vicinanze. All’interno è vuoto: mancano quattro milioni di oro. Dopo una settimana, Di Stazio si presenta ai carabinieri di Lucca e si costituisce. Ma non dice una parole sui lingotti rubati. Ed oggi, nel silenzio (non era presente in aula alla lettura della sentenza) incassa pure la condanna a quattro anni e mezzo.

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