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Rompe i bicchieri e li mangia. Autolesionista rischia la vita: salvato in ospedale

L’uomo, originario di Mestre, è stato sottoposto ad una delicata operazione chirurgica all’Ospedale dell’Angelo per estrarre i frammenti finiti in ogni parte del suo corpo.
A cura di B. C.
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Un atto di autolesionismo che gli sarebbe stato sicuramente letale se non fosse stato per il pronto intervento dei medici dell’Ospedale all’Angelo di Mestre. Come riporta Il Corriere del Veneto, l’uomo è stato soccorso nei giorni scorsi presso la sua abitazione dove, in stato confusionale, aveva masticato e ingerito frammenti di vetro da bicchieri volutamente frantumati. Immediato l’allarme con gli operatori del Suem 118 che ne hanno interrotto l’insano gesto e lo hanno intubato. Quindi il paziente è stato trasferito al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Angelo, accolto nella “shock room”, l’area attrezzata per gli interventi complessi, dove erano stati allertati lo specialista di Otorinolaringoiatria, il gastroenterologo e il chirurgo generale.

La tac ‘total body’ alla quale è stato sottoposto  ha permesso di visualizzare la collocazione dei frammenti di vetro all’interno dell’organismo: molti erano distribuiti lungo le vie aeree superiori, in particolare nel cavo orale, nella faringe, nella laringe; nell’esofago e stomaco erano presenti anche grossi pezzi di bicchiere. L’uomo è stato sottoposto ad una tecnica endoscopica rigida durante l’operazione chirurgica, così da poter rimuovere anche i frammenti più nascosti, quelli all’interno delle pieghe della mucosa. Successivamente i medici sono ricorsi ad un’esofagogastroscopia, che ha permesso di intervenire con la rimozione di piccoli pezzi di materiale finiti nell’esofago del malcapitato. Infine, dopo l’apertura dello stomaco, è stato rimosso quanto era finito all’interno dell’organo.

A quel punto, il paziente è stato trasferito nel Reparto di Rianimazione dove è andato, giorno dopo giorno, riprendendosi. “Ancora un caso in cui – sottolinea il direttore Generale dell’Usl 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – all’Ospedale dell’Angelo viene attuata una decisiva collaborazione tra équipe specialistiche diverse. Sono scesi in campo per una vita da salvare il Suem, il Pronto Soccorso, l’ORL, la Gastroenterologia, la Chirurgia, la Radiologia, gli Anestesisti; gli specialisti sono intervenuti insieme con il pieno supporto del personale infermieristico, per evitare anche in questo caso conseguenze infauste su una persona che nell’Ospedale ha trovato risposte rapide ed efficaci”.

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